La bambina che non esisteva
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Doppia personalità
In Afghanistan nascere donna non è per nulla semplice, anzi viene ritenuta una maledizione se il primogenito non è un maschio.
Questo libro è tratto da una storia vera e parla di Samira o meglio la ragazza maschio Samir.
È un’opera che tratta temi forti ed allo stesso tempo avvincenti e commoventi.
Una storia appassionante e ricca di grinta.
Il testo è stato scritto con uno stile diverso dal solito; le parti che dovrebbero rispecchiare il linguaggio colloquiale sono state stilate tramite discorso indiretto per cui ogni tanto la comprensione del testo si fa più difficile e ridondante.
Dalla metà del libro la storia diventa più fluida e meno ripetitiva.
Appena terminata la lettura mi sono chiesta perché non abbia letto prima questa storia così profonda e commovente ed allo stesso tempo dura e raccapricciante.
Si tratta di un romanzo che rimane impresso nel cuore e che sicuramente rileggerò al più presto.
Passiamo alla trama.
Siamo in Afghanistan tra le montagne del Hindu Kush.
Daria ed il comandante stanno aspettando la nascita del loro primo figlio.
Il loro erede nasce, ma è una femmina.
Il padre chiamerà sua figlia Samira, che significa ricchezza interiore, ma tutti la conosceranno come Samir, altrimenti il comandante avrebbe perso il rispetto e l’onore verso i suoi uomini e tutti avrebbero messo in dubbio il suo vero essere uomo.
Samira è la protagonista in assoluto.
Samira è una donna alla quale è stata rubata la sua femminilità e la sua vera natura.
Questa ragazza verrà: allevata, vestita e trattata come un maschio anche se il suo corpo con il passare degli anni si trasformerà sempre di più fino a diventare una vera donna.
Il padre ama moltissimo “suo figlio” che ogni giorno lo rende sempre più orgoglioso.
Samira però scoprirà la sua diversità e reagirà a tutto questo con il mutismo.
Nel frattempo, sullo sfondo la storia dell’Afghanistan sta procedendo velocemente e le guerre si susseguono una dietro l’altra.
La ragazza maschio cresce e spera di andare a combattere in guerra insieme al padre, ma non le viene concesso.
Il tempo passa ed un brutto giorno le riportano il cadavere del suo amato padre e dopo anni di silenzio il dolore la fa parlare nuovamente.
A Daria viene imposto di sposarsi di nuovo, ma lei si rifiuta ed una notte per farla cedere verrà violentata da più uomini. Samir aiuterà la madre, ma questo e molti altri fatti precedentemente accaduti porteranno Daria alla pazzia.
Samira e sua madre si rifugeranno dal nonno materno e qui inizierà una nuova storia.
Samir incontrerà molti altri personaggi , alcuni miglioreranno la sua vita mentre altri la peggioreranno.
Il personaggio che più turberà la ragazza maschio è l’incontro con l’ex prostituta bambina.
Le parti del libro che narrano quest’ultima sono molto toccanti ed allo stesso tempo ripugnanti.
Una storia fondata sulla menzogna e sulla tristezza, due sentimenti che convivranno per sempre in Samira/Samir.
Una storia che vi consiglio di leggere per la molteplicità di temi che tratta e per il rapporto che si crea tra madre e figlia.
Un libro forte, spietato e drammatico.
Molto consigliato!
“Se hai un segreto prendilo, portalo sull’ Hindu Kush e nascondilo sotto una pietra”.
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la bambina che non esisteva
consiglio a tutti di leggerlo perché il racconto attrae il narratore e cerca di farti entrare nel ruolo del protagonista. il racconto è scorrevole
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La bambina che non esisteva
Si apprezza se si è in grado di lasciarsi librare come in un sogno. Crea la magia del sogno nonostante descriva in modo semplice, vero, senza veli o orpelli (schietto direi) la vita di uomini e donne in un mondo enormemente lontano dal nostro. Lo stile di scrittura lascia inizialmente un po' perplessi, ma in un attimo piace, non serve soffermarsi sulle parole, emozioni e stati d'animo arrivano immediati e forti, così che il libro si legge tutto d'un fiato. Una vera fine non c'è e forse non può esserci, per mantenere il sogno privo di bugie.
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Bello e toccante
Una donna che diventa uomo perché essere donna nel suo paese è ben misera cosa, e anche quando la sua natura le impone di essere ciò che è per nascita non può che piegarsi alla realtà: se una donna ha il privilegio dei diritti degli uomini è solo perché...viene creduta uomo. E nemmeno l'amore può cambiare questo: a tutt'oggi, in troppe parti del mondo nascere donna è una condanna a vita. Bellissimo, a tratti un po' pensate ma davvero intenso.
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La bambina che non esisteva
Notevole la struttura narrativa. Un lessico dal sapore magico. Un affresco dell' Afghanistan e dei suoi problemi puntuale e sconvolgente:le devastazioni della guerra, l'invadenza degli stranieri, la fame durante i lunghi inverni del nord che costringono chi ha i mezzi a spostarsi al sud, mentre i poveri, se non trovano appoggi, rischiano la morte. Samira, la bambina educata a comportarsi come un maschio per evitare al padre
l' onta di non avere avuto un primogenito maschio, diventa, dopo la morte del padre, la guida e la protezione della famiglia. Il suo coraggio e il suo amore per la libertà si trasmettono ai fragili e ai disperati. La sua condizione di Samir/Samira le fa vivere avventure, situazioni ambigue che risolve sempre grazie alla sua tenacia. Verso la fine del romanzo i colpi di scena si susseguono a ritmo incalzante. Consapevole di una situazione ai limiti dell' assurdo, Samira prende coscienza che deve fare una scelta. Supera i dubbi e decide di riappropriarsi della sua identità femminile ma reclama la parità con l' uomo. Per ottenerla lei, la madre e un' altra ragazza vanno di villaggio in villaggio ad insegnare alle donne a leggere e scrivere. Un' altra bella testimonianza dell' impegno delle donne afghane di voler riconosciuta e realizzata la loro dignità.
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La bambina che non esisteva
Appassionante; scade un po' alla fine
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da discutere
un romanzo discutibile dal punto di vista della forma perchè comunque non vi sono discorsi diretti che comicino con virgolette e ciò contribuisce a rendere poco scorrevole la lettura. ma se si valuta dal punto di vista del contenuto è accettabile perchè ti trasporta in una atmosfera del tutto nuova e lontana da quella occidentale. è commovente ma la fine delude.. io speravo che avrebbe vissuto per tutta la vita con Bashir invece se ne va lasciando il romanzo in sospeso. ma forse sarebbe stato troppo scontato. lo consiglio.. ma non perdeteci troppo tempo.. ciò che più colpisce e può far crescere è il contenuto.
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la bambina che non esisteva
Coinvolgente!Un altro libro in cui ci viene descritto il mondo islamico...ma questa volta i contrasti emersi sono quelli interiori di una ragazza nata al momento sbagliato in un paese sbaglito. E ancora una volta ci si può rendere conto di come la realtà dei paesi islamici sia lontana anni luci dalla nosrta.
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PESSIMO!
semplicemente PESSIMO!!! banale, scontato, senza un minimo approfondimento del contesto storico, e anche molto discutibile dal punto di vista ortografico!! da non perderci il proprio tempo!!!
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Bello, commovente
La lettura mi è risultata un po' faticosa per l'assenza di indicazione sull'inizio o la fine dei discorsi diretti, dei pensieri dei protagonisti. Comunque la trama è splendida, il conflitto interiore di Samir(a) è palpabile e quando finisce si vorrebbe andare oltre...
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la bambina che non esisteva
Questo è un libro che vorresti non finisse mai, lo si legge tutto d'un fiato,troppo bello..e non aggiungo altro perchè le parole sono vane
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la bambina che non esisteva
non è il solito pianto tragico delle donne islamiche che involontariamente si ripete in molti libri sul genere
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