Il mondo di Rhett. Il ritorno di Via col vento Il mondo di Rhett. Il ritorno di Via col vento

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Opinione inserita da rossella    25 Febbraio, 2013

BELLO MA MI ASPETTAVO MOLTO DI PIù

Il libro di McCaing a mio parere è molto bello ma mi sarei aspettata molto di più; intanto il libro si chiama il mondo di rhett ma di lui c'è poco quanto niente, non sono presenti le sue osservazioni o se ci sono sono cos ibrevi e risicate che sembra che la vita dei nostri due protanisti sia raccontata da tutti gli altri personaggi e non da rhett. un altra cosa che non mi è piaciuta è che l'autore non ha rispettato molto la trama originale di via col vento facendo perdere molto spessore alla storia inquanto l'autore non descrive affatto tutto il periodo dopo che Rossella e rimasta vedova di Carlo in cui i due si incontravano e discutevano e si punzecchiavano, sarebbe stato bello essere nella mente di rhett ddurante quei momenti. Un altra cosa che mi ha deluso molto è stato quando Rossella è andata a trovare Rhett nel carcere nordista, cerano tutta una serie di dialochi che sono stati saltati a pie pari e poi MaCaing ha completamente frainteso il messaggio della Mitchell, si rhett era furioso perchè rossella era andata li solo per chiedergli del denaro ma era anche profondamente addolorato di non poter aiutare una delle poche persone al mondo che aveva desiderato più della sua stessa vita e ciò è dimostrato se rileggendo via col vento in quel piccolo pezzo la Mitchell scrive che rhett guardava rossella allontanarsi con i pugni serrati con la delusione nel cuore di non aver potuto aiutare la sua adorata. Ci sono molti altri tratti di questo libro che mi hanno lasciato attonita nel mondo di Rhett, non si è vista molto la gelosia di rhett per gli altri mariti di rossella, i suoi continui tentativi di conquistarla tra un marito e l'altr; La notte dove Rhett si riprende i diritti di marito deflagrando il casto letto di rossella è ridotta a due pagine, inoltre sono rimasta veramente sconcertata quando ho visto che non era affatto descritta il periodo della malattia di rossella quando rhett tornato a casa con Diletta trova Rossella incinta e deridendola la fa cadere dalle scale, e poi la morte di Diletta annunciata da una lettera alla sorella di Rhett , qui si sarebbe dovuta vedere la disperazione furiosa e i momenti di follia vissuti da Rhett ,ma niente . Nel complesso la parte nuova della storia scritta da McCaing e bellla e ben scritta ma quanto riguarda per la parte ripresa da via col vento è scritta in maniera frettolosa come lo dimostra il finale bello si ma troppo troppo frettoloso.
Per quanto riguarda i personaggi Rossella è solo un obra di quella della Mitchell e cosi pure Rhett.
Il libro mi è piaciuto perchè questa storia ha dato un lieto fine alla storia tra rossella e Rhett e perchè ha fatto trovare in Rosmery per Rossella un amica molto simile a Melania .
Questo è solo il mio modesto parere, di una fan di via col vento che quando questo fantastico capolavoro è stato scritto mancavano ancora 50 anni alla sua nascita.

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Opinione inserita da Annette    27 Mag, 2012

Bellissimo...

Io l'ho trovato un libro bellissimo, che accarezza dolcemente la psicologia dei personaggi, facendo comprendere le scelte ed i comportamenti di Via Col Vento.
L'ho trovato molto piacevole anche perchè delinea in maniera ancora più approfondita l'adorabile personaggio di Rhett. Mi è piaciuto poi perchè da una speranza a Rossella dopo il finale triste di Via col Vento a differenza del libro Rossella che ho trovato brutto e non conforme ai tempi dell'ambientazione.

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Lo consiglio sia in sè perchè bello e ben scritto sia perchè offre una speranza inaspettata a Rossella e Rhett.
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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    05 Giugno, 2011
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Riscrittura di Via Col Vento

Donald McCaig con il suo Il mondo di Rhett non si é limitato a scrivere un sequel ma a "riscrivere" l'intera vicenda raccontata in Via Col Vento con l'eccezione di averlo fatto attraverso gli occhi di Rhett. E' impossibile che la gente non faccia un confronto con l'originale. A me non é piaciuto per i seguenti motivi: I punti di vista si spostano continuamente da un personaggio ad un altro. I personaggi sono tutti legati a Rhett (amici, parenti e perfino conoscenti). 2. L'autore ha modificato a proprio vantaggio delle situazioni o avvenimenti che nell'originale erano presentati in altro modo. 3. La trama é spezzettata, in certi punti é noiosa e pesante, la psicologia dei personaggi non é delineata e per concludere un finale che anche se lieto é decisamente frettoloso e incoerente. 4. Se state pensando all'indomita, concreta, viziata, coraggiosa Rossella io non l'ho vista e lo stesso vale per il personaggio di Rhett. Avrei voluto scoprire qualcosa di più della sua infanzia e avrei approfondito alcuni aspetti della sua vita invece l'autore ha preferito soffermarsi sulle storie di altri personaggi di cui sinceramente si poteva evitare. Scritto bene ma mi aspettavo di più.

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Alf Opinione inserita da Alf    14 Dicembre, 2010
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Sacrilegio!

Questo secondo sequel è semplicemente indegno, al confronto "Rossella" della Ripley (che in fondo non mi è dispiaciuto) fa un figurone!

Innanzitutto, non c'è il minimo rispetto per le psicologie dei personaggi originali: Rhett viene trasformato in un amico dei negri politicamente corretto; Melania in una scialba casalinga che sa della tresca tra suo marito e la sua migliore amica e tace per amore di entrambi; Rossella perde la sua avvedutezza negli affari e la sua incrollabile determinazione (nel finale lascia bruciare Tara! La vera Rossella si sarebbe buttata in mezzo alle fiamme per spegnere l'incendio anche a costo della vita) e diventa un personaggio secondario che vive solo di riflesso; pressoché scomparsi i tormenti interiori di Ashley, dilaniato tra l'amore per Melania e il desiderio per Rossella e dolorosamente conscio della propria inadeguatezza rispetto al mondo sconvolto del dopoguerra; e gli esempi potrebbero continuare.

In secondo luogo, McCaig si dilunga per pagine e pagine su personaggi che in "Via col vento" sono assenti o appena accennati (come il pupillo, la madre e la sorella di Rhett), trascurandone altri fondamentali, quali Rossella, la vera, grande protagonista del capolavoro della Mitchell, o Mammy. Il che avrebbe anche senso in un romanzo il cui protagonista è Rhett, a patto che fosse fatto bene! Invece i filler elaborati da McCaig sono quanto di più sciatto e dozzinale si possa immaginare: il padre malvagio e spietato -quando in "Via col vento" è un perfetto gentiluomo, e a questo si devono i dissapori col figlio, considerato dai benpensanti un farabutto senza coscienza-, la madre bigotta, la sorella una sorta di incrocio incoerente tra il Rhett, la Melania e la Rossella dell'originale; e poi l'amico delinquente, quello scialbo ma intelligente e sensato, quello debosciato, quello falso e mellifluo, tutti tagliati con l'accetta.

L'opera di McCaig è inoltre zeppa di errori e anacronismi: impensabile che un gentiluomo -sia pure anticonformista come Rhett- si batta in duello col figlio del suo sorvegliante o che una signora come Melania possa diventare intima amica di Belle Watling, per quanto la tratti con gentilezza! Inconcepibile che la pudibonda Melania, che si vergogna di farsi vedere a seno nudo da Rossella, discorra con noncuranza di metodi anticoncezionali con Rosemary! Mal si conciliano col romanzo originale -che non ne fa alcun cenno- anche la profonda amicizia tra Melania e Rosemary e il fatto che Rhett e Archie (Baldo nell'edizione italiana) si conoscessero già durante la guerra.

Completamente scomparsa, poi, la dimensione epica dell'originale, che la Ripley si era sforzata di ricreare -con risultati non disprezzabili- nei capitoli irlandesi. E non parliamo dell'aspetto ideologico! Se la Mitchell aveva realizzato un manifesto dei valori del Vecchio Sud (senza tacere però la loro inadeguatezza rispetto ai tempi moderni, non a caso sono Rhett e Rossella, entrambi reprobi e anticonformisti, quelli che meglio sopravvivono alla tempesta della guerra), e la Ripley era in parte riuscita nell'impresa di ricreare l'atmosfera dell'originale senza prestare il fianco alle solite, trite accuse di razzismo, McCaig esibisce un'accozzaglia malamente incollata di luoghi comuni politicamente corretti.

Abborracciato e inverosimile il finale: come può un valoroso combattente come Ashley avere la peggio con lo sciancato Archie, costringendo Will Benteen a venire in suo soccorso? Com'è possibile che una banda di tre persone faccia il bello e il cattivo tempo con gente coraggiosa, decisa e abituata a maneggiare le armi? E se a Tara scarseggiano i fondi, che aspettano a chiedere aiuto a Rhett invece di sgobbare per mesi come negri?

In conclusione, un volume buono tutt'al più per il caminetto.

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vanix35 Opinione inserita da vanix35    27 Luglio, 2010
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Osceno a dir poco

Per carità non leggeto questo squallido libro. Io l'ho trovato insieme a rossella della ripley e siccome erano venduti assieme l'ho preso. Quello di rossella mi è piaciuto tantissimo ma questo è un orroreeeeeeeeeeeee. Ho letto solamente alcuni capitoli e poi non sono riuscita a continuare. Oltre alla storia completamente inventata anche lo stile fa schifo. Si salta da un personaggio all'altro senza motivo e senza una sequenza cronologica cosicchè per capire quello che si legge si deve tornare indietro. Rhett è diventato un mostro, un personaggio senza spessore e senza le caratteristiche che aveva avuto nell'originale e rossella non esiste mentre invece si sa benissimo che rossella è parte integrante della vita di Rhett. Non leggetelo e non spendete inutil soldi.

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Opinione inserita da Sara    30 Mag, 2010

VERGOGNA!

Come altri , mi sono innamorata di Via Col Vento e dello stile ineguagliabile della Mitchell, delle sue descrizioni delle piantagioni e della terra che sembravano poesie...e anche di quel tono di amaro che in fondo fa parte del fascino di Via Col Vento, delle sue forti emozioni...in questo libro non vi sono emozioni, ma solo un saltare da un personaggio all'altro che non fa capire nulla, Rhett e Rossella sono inesistenti,e il racconto originale è completamente stravolto, è un altra storia completamente,e per giunta scritta in modo pessimo! Sinceramente non mi sono mai imbattuta in un libro scritto così male!Debbo dire che per quanto non abbia particolarmente amato "Rossella" della Ripley lo trovo un libro molto più fedele all'originale, ma questo "Mondo di Rhett" è veramente da cestinare! Consiglio vivamente a chi ha amato Via col Vento di non leggerlo rischia veramente di VOMITARE!

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Opinione inserita da kat    05 Febbraio, 2010

bleah

brutto brutto. ho letteralmente provato repulsione per questo libro, pur non aspettandomi molto è riuscito a deludermi. ho letto anche rossella della ripley e pur non trovandolo niente di eccezionale l'ho trovato più carino di questo. Molto buona l'idea di mostrare il punto di vista di rhett... se davvero l'avesse fatto. a ben vedere ci vengono mostrate solo le sue interazioni con gli altri, ma i momenti che vorremmo rivivere assolutamente no. Poco credibile l'ambientazione, palesemente anacronistica.

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Opinione inserita da Claudia    30 Giugno, 2009

DELUSIONE!!! è poco!

Ho letto via col vento forse 5 o 6 volte...ho letto 2 volte Rossella di Alexandra Ripley(che suggerisco vivamente di leggere agli apassionati perchè lì Rossella è Rossella!!!)..e sono delusa da questo libro!! Adoro la storia di via col vento, adoro Rossella, che in questo libro NON ESISTE,nominata pochissimo e male..e adoro Rhett..che è il sogno di ogni donna: bello, affascinante, ironico, sicuro di sè, un po'stronzo e PAZZO D'AMORE PER LA SUA DONNA..in questo libro non c'è quasi nulla di quest'uomo...davvero una delusione!! Non credo sia dovuto al fatto di "plagiare" un'opera, anzi, quello che rimprovero è il non averlo fatto abbastanza bene!! Non viene raccontato quasi nulla della sua infanzia, non si capisce come lui si arricchisca...pagine e pagine a parlare di questi suoi amici di infanzia, solo per far capire che il figlio di Bella non è di Rhett(lo avevamo capito tutti dal primo libro, Rhett non lo avrebbe mai lasciato in un orfanotrofio),si innamora di Rossella, ma non ne parla mai, se proprio ci doveva essere un'introspezione, che ci fosse per parlare di quanto lui pensava a lei, di quanto la desiderava..è la sorella che praticamente ci ricorda che lei esiste, e che lui la ama, questa sorella cosa sarebbe?? La sostituzione di Melania del primo libro? e questa amicizia fra lei e Melania??? mah...inverosimile è dire poco, e Bella Watling che va a chiedere consiglio a Melania per diventare una signora?? quella si scandalizzava a sentir parlare di caviglie scoperte e l'avrebbe portata in giro nei suoi negozi??? Per favore!!! Rossella che si perde il gusto di farsi chiedere la mano di Ashley poi...ANDIAMOOOO...ma mi chiedo chi l'ha autorizzato a scrivere UFFICIALMENTE il seguito, ha letto via col vento della Mitchell???? Secondo me lei si sta rivoltando nella tomba!

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consigliato a chi non ha mai letto via col vento e non ha mai letto rossella di Alexandra Ripley
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Opinione inserita da paola dalla massara    31 Mag, 2009

una delusione pazzesca

nella presentazione del libro, è scritto che sarà una lettura indimenticabile. Purtroppo, devo aggiungere che sarà indimenticabile per la delusione che si proverà.

Non mi piace niente: lo stile dello scrittore, (mi duole assai dover dire che trattasi di uno scrittore molto mediocre), il contenuto: originale l'idea di raccontare dalla parte di Rhett, ma non sviluppato bene. Ci sono moltissime incongruenze con il racconto originale, i momenti più importanti, cioè quelli che sono rimasti impressi indelebili nella memoria dei patiti come me di "via col vento", sono stati addirittura quasi saltati, come a dire che per Rhett non siano stati importanti! Quando, ragazzina di 16 anni, mi innamorai di questo libro, e ardentemente ho sperato che ci sarebbe stato un seguito alle famose parole di Rossella, mi sarei aspettata qualcosa di meglio. Una cosa sola mi fa piacere: che si siano rimessi insieme.

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è la curiosità che spinge a leggere questo libro. ma il capolavoro assoluto rimane il primo, l'indimenticabile storia d'amore scritto dalla Margaret M. <br />
Il secondo libro, Rossella, l'ho trovato molto più piacevole ed interessante di questo. <br />
Per carità, basta seguiti a via col vento. Abbiamo capito che è impossibile doppiare un capolavoro!
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Opinione inserita da Serena    04 Gennaio, 2009

Libro commerciale e basta

Sono una fan della Mitchell e Via col Vento è uno dei miei libri preferiti. Assolutamente non mi era piaciuto il sequel Rossella e tanto meno questo.

Originale l'idea di vedere tutto con gli occhi di Rhett, però ho trovato sbrigativa e risolta in poche pagine proprio la fase più avventurosa della sua vita (il periodo della Corsa all' Oro e il periodo a Cuba). Inoltre ci sono parecchie inesattezze e discrepanze rispetto al racconto originale della Mitchell.

Penosa poi l'ultima parte, dopo la morte di Melania. Almeno la Ripley, l'autrice di Rossella, aveva avuto fantasia(anche troppa, arrivando fino in Irlanda....).

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Opinione inserita da atena    30 Dicembre, 2008

il mondo di rhett

trovo che riscrivere un romanzo come via col vento da parte di un autore diverso sia solo una trovata commerciale.L'autore non si è preso la briga di leggere a fondo l'originale e infila errori macroscopici! Un esempio: il figlio di Melania nasce il giorno in cui lei e Rossella fuggono da Atlanta, qui sembra sia nato da giorni..... Che altro dire e ce ne sono molti altri. Ricordo anche che ci fu un sequel anni fa dal titolo Rossella!

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Opinione inserita da elvira    26 Dicembre, 2008

Molta originalità

Un libro che appassiona,che trasmette amore e sensualità,passione e mistero.Io l'ho letteralmente adorato...E questo detto da un'appassionata della Mitchell.Nuovi personaggi,nuove vite che si intrecciano,il tutto sullo sfondo che conosciamo già.Lo consiglio!!!

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Opinione inserita da Rosanna    06 Novembre, 2008

Non è una continuazione degna!

Delusione di tale libro, non è un seguito, ma è stata riscritta la stessa identica storia che sappiamo già, ma tutto visto dalla vita di Rhett e non di Rossella, quindi non si sa cosa accadrà dopo quel fatidico domani è un altro, tranne che per le ultime misere 20 pagine finali, in cui naturalmente non accade nulla di eclatante. Una delusione.

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