Dettagli Recensione
I colori della guerra
Una storia toccante,emozionante come poche,una storia di grande significato intimo che si snoda in un grande contesto storico attuale. La storia di un popolo,cosi’ duramente provato,il popolo Afgano, travolto da tragedie immani,una storia di vite annientate e offese,di dignità ferite,di infanzie oltraggiate e distrutte,un popolo a cui tutto viene strappato, dall’antico bagaglio culturale alla vita stessa,prima con l’invasione russa,poi col potere estremistico dei talebani e infine con il debole governo dell’Alleanza del Nord. La storia di un’amicizia vera,ricca di dedizione totale,la storia di una fratellanza allontanata dalle convenzioni e dai ceti sociali,la storia di un padre e un figlio e dell’eterno rapporto conflittuale generazionale,la storia di un uomo e della sua vita interiore,dei suoi sensi di colpa,delle sue ferite profonde che lo riportano a ripercorrere a ritroso la strada verso il passato,per poter finalmente accettare se stesso, conservando cosi’ la possibilità di guardare avanti e pur non perdendo il ricordo, ricostruirsi e riscattarsi nella sua essenzialità.
Una storia struggente, nella memoria della libertà di questa nazione lacerata, che un tempo era piena di suoni,profumi e colori, come il volo di aquiloni che si librava leggero e ardito sui cieli di Kabul, aquiloni che ora non volano piu’,lasciando il posto al colore grigio della guerra,alla polvere, al fango e al sangue versato inutilmente da migliaia e migliaia di innocenti. E come specchio di questa smisurata tragedia,ci rimane lo sguardo triste, color “assenza di speranza” di ogni bambino afgano che ci chiede di non ricoprirci di mantelli di indifferenza e apatia e soprattutto di non dimenticarlo.