Dettagli Recensione
mondo senza fine
Lo stile è all'altezza della fama dell'autore, così come la ricostruzione dello stile di vita medioevale, evidente frutto di una accurata ricerca sugli usi e costumi dell'epoca, invenzioni ed innovazioni comprese. Troppo prevedibile e scontata la divisione dei personaggi principali in buoni e cattivi, con la corte dei comprimari pronta ad oscillare ora da una parte ora dall'altra senza una logica apparente e come se le popolazioni di allora fossero veramente pronte a dare ascolto al primo venuto. A fronte di due terzi del libro accurati e dettagliati, la terza parte appare frettolosa e sciatta, come se l'autore, resosi conto della eccessiva lunghezza dell'opera, avesse deciso di porvi un rimedio. Deludente il finale (anzi, i "finali" relativi ai tre personaggi "buoni" principali) forzatamente a lieto fine, con il trionfo dei buoni sentimenti e la condanna dei cattivi. Poco o scarso l'approfondimento psicologico dei personaggi e dei loro tormenti, spesso troppo piegato alle esigenze di sviluppo della trama. Peccato, perchè gli spunti sarebbero stati moltissimi. Nel complesso un libro comunque piacevole che tiene viva l'attenzione fino alla fine. Ma da Ken Follet ci si poteva aspettare di più. Nulla a che vedere, il confronto pare scontato, con i Pilastri della terra.