Dettagli Recensione
Tropper meno convincente del solito
Ho letto tutti i romanzi di Tropper e devo dire che questo è per distacco il meno brillante di tutti.
Il tema è sempre vagamente lo stesso : i rapporti familiari , gli uomini incapaci di prendere in mano la propria vita che combinano disastri a ripetizione per la loro condizione di eterni irrisolti.
Drew Silver è un ultraquarantenne divorziato che vive in un Residence per divorziati dove condivide le serate con altri uomini nella sua condizione , alcuni rassegnati ad aver perso definitivamente la compagna e la famiglia e si consumano lentamente tra alcol e solitudine, altri che ancora provano a combattere per riconquistare il loro posto nella vita delle persone che amano. Drew Silver è stato per un breve periodo della sua vita una rockstar sull'onda del succeso di un brano del gruppo in cui cantava , poi il successo è terminato ma lui ha continuato per inerzia a comportarsi in modo sconclusionato e irresponsabile come le peggiori rockstar arrivando a far naufragare il matrimonio. L'unica persona che ancora gli concede la sua fiducia è la figlia Casey che nonostante un rapporto burrascoso si rivolge a lui in un momento di difficoltà. Ma Drew Silver sarà la persona giusta per aiutarla ? In realtà Drew scopre di avere un problema di salute grave che potrebbe costargli la vita ma a salvarlo potrebbe essere proprio il nuovo compagno della ex moglie , in procinto di sposarla, che si offre di effettuare un delicato intervento chirurgico a suo dire un pò rischioso ma risolutivo. Drew rifiuta e nella motivazione della sua risposta c'è tutto il suo mondo a brandelli e la consapevolezza di esserne stato la causa. Il rapporto riallacciato con Caseuy porta Drew ad avere contatti più frequenti con la ex moglie e a combinare ulteriori disastri, ecco in questo ho trovato tutto un pò forzato e davvero poco credibile. Finale aperto in linea con il modo di essere del protagonista.