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Il tango della Vecchia Guardia
 
Il tango della Vecchia Guardia 2024-03-31 21:26:35 ombraluce
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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ombraluce Opinione inserita da ombraluce    31 Marzo, 2024
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UN INTRIGO DI TANGO E VITA

Questo è un romanzo che si divora fin dalle prime pagine. Come in altri libri di Perez-Reverte troviamo il protagonista, sfrontato ma elegante, deciso ad abbandonare moralismi e correttezze pur di avere vantaggi personali, ma, allo stesso tempo, capace di suscitare nel lettore un senso di tenerezza e solidarietà dal momento in cui capisce che tutto ciò che poi Max Costa chiede è la possibilità di uscire dalle misere condizioni della sua infanzia, di evitare il ripercorrersi di tante storie di vita che ha visto e che non vuole assolutamente replicare. Da qui i tanti sotterfugi, l'arruolamento come legionario e, infine, l'ingaggio come ballerino mondano a bordo della Cap Polonio, lussuosa nave da crociera in cui ha modo di conoscere la bella e giovane Mecha Inzunza accompagnata dal marito Armando de Troeye, un famoso compositore musicale. Dal primo invito a ballare il tango nella splendida sala da ballo, Perez- Reverte non risparmia nella descrizione la perfetta alchimia che viene a formarsi tra i due giovani. Ne descrive il portamento, i passi, gli sguardi, in un modo cos' accurato e coinvolgente che pare proprio di vederli, così giovani e belli, e di intuire che la cosa non può e non deve finire lì. E infatti, con la perversa complicità del marito di lei, la loro conoscenza avrà un seguito. Un seguito avvincente, pericoloso ma anche essenziale per il legame che poi li unirà nel corso della vita; un legame che si rivelerà impetuoso e improvviso proprio come un passo di tango. La bellezza di questo romanzo consiste nel ritmo incalzante della storia, nell'alternanza della narrazione tra presente e passato e nella grande abilità dello scrittore di farci capire le cose attraverso i loro dialoghi, un po' per volta, dando al lettore il tempo di assimilare le emozioni insieme agli eventi, quasi come se si entrasse nel sentire dei personaggi, che appaiono man mano più maturi e più comprensibili. Nella seconda parte del libro, quando loro saranno più in età e avranno seguito i loro percorsi, la vicenda si snoderà invece intorno al gioco degli scacchi e anche qui spiegazioni di strategie, colpi di scena e complicità non mancheranno di stupire il lettore. E anche tanta, tanta malinconia per ciò che avrebbe potuto essere e non è stato.... però senza cadere assolutamente nel melenso, anzi, in modo molto concreto e naturale..... anche se alla fine mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi, e il cuore gonfio di compassione e nostalgia. Un libro eccezionale, un narratore straordinario, una storia indimenticabile.

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Marina, per me è anche una segnalazione. Un autore che non ho mai letto.
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