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Uno spasso
Come buona parte dei libri di Bukowski, se ci si lascia trascinare dalla scrittura senza troppi moralismi, l'esperienza della lettura diventa uno spasso. Post Office, insieme a Panino al prosciutto e Pulp, trovo che sia uno dei libri meglio riusciti di Bukowski. Ha una struttura simile a quella di Factotum fatta di capitoletti molto brevi che scivolano via veloci tra risate, sgomento e amarezza. A differenza di Factotum, Post Office è decisamente più dinamico e meno monotono, con un'evoluzione (o involuzione a seconda dei punti di vista) del personaggio. Certo bisogna entrare nell'ottica del personaggio, spesso sboccato, alcolizzato e a tratti misantropo. Se volete prepararvi al meglio a questo libro, capendo meglio il personaggio, leggetevi prima Panino al prosciutto, ovvero l'infanzia e l'adolescenza del buon Henry Chinasky (alter ego di Bukowski in questi racconti).
Bukowski ha una capacità che pochi scrittori hanno: far scoppiare dalle risate con le sue scenette tragicomiche, i "vasi di gerani sul culo" vi dico solo questo.