Dettagli Recensione
Divertente e leggero
Un bambino di 11 anni alla morte del padre viene affidato all'unica parente rimasta: una zia che lui non ha mai conosciuto e che viene preceduta dalla fama di folle eccentrica.
Effettivamente Zia Mame è parecchio anticonformista per l'America dell'epoca (il romanzo inizia nei primi anni venti del novecento), ma anche generosa, infaticabile, ottimista, insomma un autentico uragano, spesso precursore di mode e costumi...spesso un pò troppo in anticipo...
Il piccolo Patrick cresce e ci narra la propria vita e quella della sua straordinaria zia come riflessi nello stesso specchio, a volte complici, altre in aperto contrasto ma mai una crepa in un sentimento familiare tanto improbabile in teoria quanto invece solido nella pratica della vita.
Nello stesso tempo l'autore ci narra le vicende di un'America in fermento ed in crescita sia politica che sociale che culturale, temi anche spigolosi come la guerra ed il razzismo vengono affrontati con la sottile e disincantata ironia dei protagonisti.
Alcune parti del libro sono assolutamente esilaranti , altre , soprattutto verso la fine, mostrano un pò la corda. Nel complesso si tratta di una lettura magari "leggera" ma decisamente piacevole.