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C'è davvero posto per tutti?
«Alla fine Carlson disse: “Se vuoi sbarazzo subito ‘sto rottame dalla sua pena e la facciamo finita. Non gli è rimasto niente: non riesce a mangiare, non riesce a vedere, non riesce nemmeno a camminare senza soffrire.”
“Non ce l’hai la pistola,” disse Candy speranzoso.
“Accidenti se ce l’ho. Ho una Luger. Non lo farà soffrire per niente.”
“Magari domani,” disse Candy. “Aspettiamo domani.”
“Non ne vedo la ragione,” disse Carlson. Andò alla sua cuccetta, tirò fuori da sotto una sacca e prese una Luger. “Facciamola finita,” disse. Non si può dormire con la sua puzza dappertutto.” »
Due uomini camminano, uno davanti all’altro, sulle rive del fiume Salinas, in California. Siamo negli anni Venti del Novecento. Il primo è piccolo e svelto, scuro e dai lineamenti affilati e marcati. Il secondo è invece un uomo enorme, dalle forme poco definite, gli occhi chiari e grandi; cammina strascicando i piedi e anziché dondolare le braccia per assecondare il movimento, le tiene penzoloni e flosce lungo il corpo. I due viaggiano insieme, cercando di racimolare un po’ di soldi lavorando come braccianti nei ranch della zona. Hanno un sogno da realizzare insieme: comprare un piccolo appezzamento di terra da cui ricavare il necessario per vivere sereni. Potranno avere un piccolo orto dove coltivare verdure, allevare dei polli e dei conigli. Potranno finalmente avere un luogo sicuro dove poter stare in pace e in compagnia l’uno dell’altro, un luogo da poter chiamare casa.
Molti altri braccianti offrono il loro lavoro in cambio di qualche soldo: sono persone sole che si aggirano per la campagna cercando un po’ di conforto nei bar o nei bordelli. Ma Lennie e George viaggiano insieme e hanno un sogno da realizzare, l’obiettivo sembra a portata di mano, sembra che il sogno finalmente si realizzi… ma veramente basterà volerlo? Veramente nella società c’è posto per tutti? Perché Lennie è diverso. Lennie è buono ma ha una forza enorme che non sa dosare, perché non è intelligente. Questo lo rende estremamente pericoloso.
Romanzo breve o racconto lungo di John Steinbeck pubblicato negli Stati Uniti nel 1937 “Uomini e topi” arriva potentemente dritto al cuore del lettore, passando attraverso la ragione. E’ lo stesso effetto che provoca anche la lettura di “Furore”, altro celeberrimo romanzo dello stesso autore, nonostante la differenza nel numero di pagine. Un piccolo gioiello della Letteratura in grado di commuovere e far riflettere.
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Commenti
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Un caro saluto anche a te
Chiara
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Non ho letto questo libro. Che sia breve potrebbe essere un incentivo, ma in questo periodo i miei interessi di lettore sono altri. Comunque conservo un gran buon ricordo di "Furore".