Dettagli Recensione
Società e cosa ne resta
Era da diversi anni che volevo leggere Sottomissione. Ricordo lo scalpore che fece in occasione della sua edizione, vicina all'attenzione a Charlie Ebdo.
Il romanzo intende provocare il lettore che si ritrova in Framcia, epoca contemporanea, sotto le elezioni del nuovo presidente della Repubblica. Francois Hollande ha infatti ultimato il mandato.
La prima tornata delle elezioni è bruscamente interrotta da una guerriglia civile delle forze estreme che disseminato sangue e terrore bloccando i seggi. Ma forze di destra? Forze di sinistra? Forze dei fratelli mussulmani che concorrono a piena voce alle elezioni? Nessuno sa dirlo.
I giornali sono un tripudio di inutile qualunquismo mascherato da finta etica, la politica gioca senza vere e proprie opposizioni in campo.
Nel caos che si diffonde viene tutto messo a tacere per procedere alla seconda tornata delle elezioni, in sicurezza. I sondaggi danno esiti incerti sui pronostici, 50% a ciascuno dei due schieramenti. A pieno titolo vince Ben Abbes, leader dei fratelli mussulmani. L'opposizione in realtà non esiste.
Gli eventi di fantapolitica sono filtrati dalla voce del professor Francois. Esperto letterato di Joris Karl Huysmans, docente di letteratura presso la Sorbona di Parigi. Ultraquarantenne si trova all'apice della carriera, intento a scrivere un'opera su Huysmans, fondamentalmente solo, passa da un'avventura ad un'altra con le studentesse ammiccanti. Avventure che si interrompo caso strano con le elezioni!
Accompagnati dal protagonista che parla in prima persona si assiste al cambiamento ineluttabile della società. I costumi, i vestiti delle donne cambiano sotto il nuovo schieramento politico e l'educazione subisce un brusco ribaltamento. Francois viene rimosso dalla cattedra, a meno che non si converta all'Islam, è implicito.
La decadenza del protagonista, la sua solitudine e l'individuazione pregnante della società che crolla vanno di pari passo con la politica di stampo islamica.
Una politica che riprende concetti, valori e strutture gerarchiche che la società aveva lasciato dietro le spalle. La famiglia, l'economia, le donne: tutto sta cambiando nell'ottica della sottomissione ai diversi livelli.
Una trama con un intreccio degli eventi che ho trovato molto interessante, l'autore vuole provocare e le sue parole secondo me ci riescono.
È interessante notare quanto la società nel racconto risulta ciclica, i valori dimenticati del passato, la decadenza dell'occidente sono temi pregnanti nel libro. Non mancano infine numerosi riferimenti ad autori letterali, opere e luoghi francesi. Un viaggio nella fantapolitica che va letto, anche se non si condivide quella versione, la lettura serve al confronto.
La conclusione del romanzo che ho letteralmente divorato, è ineluttabile.
Consiglio un libro che riprende il tema della ineluttabilità, Fiorirá l'aspidistra di George Orwell. Consiglio anche il Grande Gasby, la decadenza di un ideale.