Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Perdere l'innocenza
Attraverso gli occhi, le orecchie e tutti i sensi della piccola Scout ,Harper Lee ci accompagna a fare un'incursione nell'Alabama del 1935. Nonostante la bambina appartenga a una famiglia che dà scandalo per le sue idee progressiste e poco in linea con quelle in voga in città, l'atteggiamento che loro stessi hanno nei confronti dei diversi e in particolare le persone di colore è agghiacciante. Ancora di più lo è quello del sentire comune, che senza mezzi termini divide la popolazione in diverse categorie ognuna delle quali ha dei diritti che diminuiscono a seconda della casa in cui il caso ha voluto che nascesse. Scout comprende appieno questo stato delle cose solo quando il padre è chiamato a difendere un uomo di colore dall'accusa di stupro di una ragazza bianca. Così scopre non solo le iniquità della legge, assistendo al processo, ma lei stessa diventa oggetto di scherno e di minacce da parte dei concittadini che non approvano la parte assunta dal padre nel procedimento. La scelta di farci raccontare la storia da una bambina ha permesso alla scrittrice di mettere su carta una storia delicata e esposta con garbo, nonostante la gravità dei temi toccati. La piccole Scout si pone tutte le domande che si fa un bambino riuscendo così a farci riflettere non tanto sulla gravità del razzismo che per noi dovrebbe essere qualcosa di consolidato, ma sul modo in cui effettivamente funzionavano le cose negli Stati Uniti anche a 1900 inoltrato.