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Il giardino di Amelia
 
Il giardino di Amelia 2022-09-19 18:17:53 archeomari
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
archeomari Opinione inserita da archeomari    19 Settembre, 2022
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La storia non decolla

Conoscendo l’autrice da “L’albergo delle donne tristi” mi aspettavo maggiore profondità nella storia, maggiore originalità nei personaggi e invece sono rimasta delusa.
Ho avuto la sensazione di una spiacevolissima superficialità, nella trama e anche soprattutto nel finale che mi è sembrato scontato. Ho sperato fino alla fine in qualcosa di migliore, in qualche passaggio sublime che giustificasse la lettura, ma non è arrivato. Dirò di più: se l’autrice volesse passare per femminista, a conti fatti non lo è. Basti pensare a questo Miguel Flores, dinanzi al quale capitolano tutte le donne importanti che ruotano attorno alla protagonista, Donna Amelia. L’unica che non lo porta a letto, scusate la brutalità.
Lo sfondo storico nel quale la storia si è ambienta è interessante: siamo in Cile, sotto la dittatura di Pinochet e Miguel Flores è un esule politico che trova asilo presso la ricca vedova latifondista donna Amelia, proprietaria della Novena, che lo accoglie sotto la sua ala protettrice.
Il luogo in cui lei abita è un locus amenus, natura, albe, tramonti, fiori magnifici, frutta rigogliosa da gustare e una ricchissima biblioteca.
Il paradiso. E lei è la regina incontrastata, servita, riverita, con una storia alle spalle interessante, intelligente, dai pensieri profondi che il lettore sottolineerà a profusione.
Interessanti le riflessioni sulla tortura come aggressione che toglie anima ed umanità, meravigliosi i passaggi sulla lettura e sull’infanzia come paradiso perduto.
Ma finiscono qui le note positive.
Miguel, molto più giovane di lei, tradirà la sua fiducia nascondendo nelle terre della Novena delle armi e, quando verrà scoperto, lui riuscirà a scappare, ma la sua povera benefattrice subirà le torture dagli scagnozzi del regime per colpa sua.
Dopo tanti anni di lontananza, Miguel, divenuto scrittore famoso di libri per bambini, vissuto completamente senza sensi di colpa in Inghilterra, preso dalla nostalgia e dalla gratitudine cercherà di tornare in Cile, ma… lascio a voi scoprire il resto.
Ho avuto la sensazione di girare come una falena impazzita attorno ad una lampadina, la lettura non mi ha dato soddisfazione e non mi ha lasciato quasi niente. Mi sento ingannata, perché le prime trenta pagine mi avevano incantata.

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La similitudine con la "falena impazzita attorno ad una lampadina" come rende bene la sensazione del lettore/lettrice al cospetto di certi libri molto volentieri evitabili!
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