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Piccante triangolo familiare
Un raffinato erotismo fa da filo conduttore ad uno strambo e torbido intreccio familiare in cui realtà e immaginazione, bugie e verità, fiducia e sospetto si fondono e si confondono, accompagnando il lettore in un simpatico e brioso viaggio attraverso le sensuali perversioni dell'animo umano. A raccontare i voluttuosi eventi ci pensa una penna d'autore come quella del premio Nobel Mario Vargas Llosa, esponente di spicco della letteratura sudamericana. Il brillante autore peruviano racconta di un piccante triangolo familiare che vede come protagonisti il godereccio Don Rigoberto, colto e raffinato direttore di una compagnia assicurativa, appassionato d'arte e letteratura; la sua seconda moglie, la procace Dona Lucrecia, compagna di dieci anni di notti licenziose; il figlio di primo letto dell'uomo, il giovane e smaliziato Fonchito, maniaco dell'arte e della vita del famoso pittore austriaco Egon Schiele, di cui si crede una specie di reincarnazione. A completare il quadretto troviamo l'affascinante Justiniana, domestica, amica, confidente, amante. La coppia vive divisa in seguito ad un evento tanto scandaloso quanto nefasto, già raccontato da Vargas Llosa nel precedente "Elogio della matrigna", che ha come responsabile il satanico ragazzino. Il novello Schiele, non si sa bene se spinto dal senso di colpa, dall'amore verso il padre o da un'insana e indomabile attrazione verso la matrigna, ordirà una trama losca, contorta, a tratti tragicomica, per far riconciliare Don Rigoberto e la sua amata. Riuscirà nel suo intento? Qual è il suo vero fine? Spregiudicato senza mai cadere nell'eccesso, spinto senza tuttavia risultare sconcio, l'autore è bravo a imbastire una trama coinvolgente con pochi ma ben delineati personaggi, con una narrazione che passa dalla terza persona a pagine di diario in cui i ricordi del protagonista si colorano di sensuale fantasia, con una prosa raffinata ricca di minuziose descrizioni, rilevanti riflessioni e stuzzicanti citazioni letterarie. Arma in più di questa eccentrica e piacevole opera sono senz'altro i continui, interessanti, a volte persino ossessivi riferimenti alle opere e alla vita di Schiele, comprendenti sia una serie di curiosità biografiche, sia l'enumerazione, la descrizione e in un certo senso la spiegazione di molte sue opere. Un'attrattiva forte per chi apprezza il grande maestro austriaco, ma anche una maniera di avvicinarsi, per chi magari lo conosce poco, ad uno dei maggiori artisti espressionisti del primo Novecento.
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