Dettagli Recensione
Le infinite possibilità del destino
“E se avessi la possibilità di rivivere più volte la tua vita, finché non venisse come deve? Non sarebbe splendido?” All'inizio, dopo aver citato Nietzsche e Platone, l'autrice cita uno dei suoi personaggi, Teddy, che pronuncia questa frase nel corso del romanzo, e che si riferisce all'idea geniale da cui prende spunto la narrazione. L’autrice, attraverso le (quasi) infinite varianti della trama, tiene desta la curiosità del lettore, là dove avrebbe potuto facilmente annoiarlo, svelando gradualmente i lati oscuri della vicenda, esplorandone le possibilità, tratteggiando sempre meglio il carattere dei personaggi. Pur non essendo pienamente consapevole di ciò che le accade, Ursula, la protagonista, ha dei déjà-vu che la mettono in guardia, spingendola a scegliere percorsi alternativi… E di volta in volta il suo destino cambia, creando un tempo circolare, in cui tutto ritorna eppure non è più lo stesso, in cui la verità è inafferrabile. Lo scenario storico è molto ben descritto, e benché la maggior parte degli avvenimenti si svolga in mezzo alle atrocità della seconda guerra mondiale, il senso di questo romanzo appare luminoso, ottimista, confortante. Lo stile è scorrevole, piacevole, con sprazzi di originalità.