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Apeirogon
 
Apeirogon 2022-05-25 17:54:11 Menti55
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Menti55 Opinione inserita da Menti55    25 Mag, 2022
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Per la ricerca di una pacificazione del conflitto

Apeirogon si inserisce nel filone narrativo di chi, da tempo, si batte per la fine del conflitto palestinese. A differenza della gran parte degli scrittori israeliani o palestinesi – fra tutti A. Yehoshua (Fuoco amico) e Susan Abulawa, (Ogni mattina a Jenin) – Colum McCann è uno scrittore irlandese-statunitense. Il romanzo ripercorre le vicende di Rami e Bassam le cui vite sono segnate dalla perdita, rispettivamente, di Smadar e di Abir, le loro figlie. Smadar uccisa a 13 anni da un attentato palestinese e Abir, uccisa a 10 anni da un soldato israeliano che le spara alla testa da una autoblindo. Rami e Bassam, dopo un incontro fatto di diffidenza prima e di amicizia dopo, diventano portatori di un messaggio di pace invocando energicamente, in tutto il mondo, un processo di distensione e di coesistenza pacifica tra i due popoli. Come il poligono da cui prende il nome il romanzo, con mille sfaccettature, è struggente, duro, impietoso contro chi, da ambedue le parti, ostacola volutamente, per interessi o ideologia, qualsiasi processo di pace. La testimonianza, sempre la stessa e sempre diversa, che Rami e Bassam portano in giro per il mondo, è così potente nella sua semplice drammaticità da infondere nel lettore un vivido messaggio di speranza. Il susseguirsi incalzante di paragrafi molto brevi (uno di sole 3 parole) sembra quasi voler richiamare, nel ritmo narrativo, la sequenza di scariche di mitra e/o della quotidiana violenza che quei popoli vivono. Il limite è che è un po' troppo intriso di buonismo. Far emergere la voglia di pace attraverso solo la “buona volontà” delle parti rende riduttiva e alquanto "semplicistica" una questione che si dipana da troppo tempo. Pur non nascondendo la violenza che i palestinesi subiscono McCann sorvola troppo sulle responsabilità dell’occupazione israeliana... e chi ha visitato Israele ha potuto toccare con mano che la vera violenza è proprio nella “normale quotidianità” cui i palestinesi sono costretti a vivere. Da leggere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Fuoco amico di Yehoshua; Ogni mattina a Jenin di Susan Abulawa; chiunque auspica la fine del conflitto tra ebrei e palestinesi.
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