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L'umanità è di chi ne è all'altezza
Il romanzo di Ishiguro è ambientato come Non lasciarmi in un tempo futuro. Ma è ancora più bello di non lasciarmi, commovente, trascinante e perfetto. Ishiguro non ha fiducia nella scienza. Scienza e umanità seguono strade opposte che non si incontrano e anzi, piuttosto si ostacolano a vicenda. Anche in questo romanzo troviamo l’ingegneria genetica usata per potenziare i ragazzi e renderli geniali. Ovviamente la terapia ha dei rischi, primo tra tutti quello di introdurre nel paziente delle malattie che lo potrebbero portare rapidamente alla morte. Tuttavia è opinione comune che niente sia peggio della mediocrità e che l’implementazione apportata dalla terapia sia assolutamente necessaria. La maggior parte dei college non prende alunni non potenziati, per quanto brillanti possano essere. In questa società del futuro esistono dei robot umanoidi come gli AA o i B3 (ultimo modello) che sono quasi identici agli uomini, compresi i processi mentali. Riescono a provare quasi sentimenti e alcuni di loro arrivano a concepire quella che viene considerata la più grande forma di amore: il sacrificio.
In questo romanzo si parla del rapporto di grande amicizia tra una bambina Josie che è stata potenziata e che sta molto male a causa di tale terapia che ha subito e a causa della quale è già morta sua sorella, e Klara il suo robot di tipo AA quarta generazione.
Nel romanzo ci sono due antagoniste, contrapposte in modo velato e non percepito nemmeno da loro stesse: Madre e Klara. Per quanto Klara sia solo un robot, e Madre la persona di cui Josie ha assoluto bisogno, tuttavia il bene di una persona cara passa attraverso il sacrificio dei propri desideri e l’essere umano non è sempre pronto a tale sacrificio. Ci sono nel romanzi dei momenti terribili descritti con tale verosimiglianza da lasciare inorridito il lettore. Eppure il male resta sotterrato nascosto, come anche il bene. L’unica traccia è la serenità di Klara anche nel malinconico finale, il suo rapporto con il sole, che forse è una sua fantasia forse no.
A Klara è stata presentata la mela dal serpente: poter diventare come Josie. Ma lei nel suo animo semplice non è mai riuscita a farsi guidare dal desiderio di potenziarsi,desiderio che affligge la comunità umana, ma da quello di servire la sua padrona mettendo il bene di lei, che a volte non riesce a individuare, al primo posto.