Dettagli Recensione
il maggiordomo
Sedimentata nell’immaginario di ognuno, la figura del maggiordomo rappresenta una professione concreta, eppure così distante dalla nostra realtà quotidiana da apparire come un mero elemento cinematografico.
Kazuo Ishiguro, col potere della letteratura, estrae dal romanzo il personaggio e lo rende un uomo vivo, più che mai verosimile. Lo fa con una potenza ed un realismo strabilianti.
Così, nell’Inghilterra dei facoltosi e dei potenti, ci è concesso di visitare Darlington Hall, una meravigliosa magione vittoriana appartenuta all’omonimo Lord inglese, entro le cui mura si discusse il futuro dell’Europa.
All’organizzazione di un cospicuo numero di persone di servizio, Mr. Stevens è il maggiordomo, un professionista di prestigio, appartenete alla vecchia scuola di stampo aristocratico.
Colto, misurato, instancabile, elegante e di umorismo algido come solo un gentleman inglese.
Una vita intera votata al suo signore, nella piena convinzione che supportare l’uomo di potere che voglia migliorare il mondo non possa essere che l’unico strumento per elevare chi ha scelto il suo impiego.
Dignità, per Mr. Stevens significa non mostrarsi in pubblico diversamente da ciò che impone il proprio ruolo.
Il primo viaggio dopo anni di servizio, qualche giorno in Cornovaglia a bordo di una Ford d’epoca, un salto nel passato, messaggi non colti e opportunità glissate.
E’ stata dunque la mansione scelta da Stevens a orientare il senso della sua vita? A cosa ha rinunciato, quanto ha tralasciato, evitato, disprezzato per onorare la professione? Ne è valsa la pena?
La risposta, forse, nei silenzi timidi e brevi, nei rimpianti abbozzati e nella malinconia malcelata.
Un corposo percorso introspettivo tratto da una narrativa capace e dal tratto elegante, deciso ma non ridondante, in un’Inghilterra che ci offre panoramiche ambientali suggestive.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |