Dettagli Recensione
L'amore vero ti rende libero
Il romanzo è molto bello e ci a entrare nella vita di una famiglia nigeriana agiata, padre imprenditore nonché responsabile dell'unico giornale che si permette di dire la verità in un paese dove i colpi di stato sono all'ordine del giorno e chi dice la verità rischia la vita. In effetti il racconto si svolge in un momento politico in cui l'ennesimo dittatore ha preso il potere e nessuno osa alzare la voce contro di lui a parte Eugene. Eugene oltre che ricchissimo è anche cattolico. L'educazione cattolica impartita dai missionari è qualcosa di simile alla presenza dell'uomo bianco in Nigeria. Qualcosa che non porta pace e amore e nemmeno libertà, tutt'altro. A questo punto viene da chiedersi se c'è qualcosa di sottinteso nel romanzo. Come mai in un paese dove tanti sembrano morire di fame e non avere l'essenziale, un uomo possa arricchirsi vendendo biscotti e pessime bibite. Se dietro al giornale locale e alla sua voce così libera non ci sia lo zampino dell'uomo bianco. Da dove venga a Eugene il suo coraggio e se si sente in parte le spalle protette. Eugene è come figura contrapposto a padre Amadi, prete nero che va a riportare la religione cristiana in Europa. Il suo cristianesimo è molto più colorito e vivo, rinfrescato dalla promiscuità con la religione africana pagana, i suoi canti e la sua umanità. Padre Amadi è in grado di comunicare calore umano e amore, non solo regole rigide e castranti. La figura del padre padrone è molto ben costruita, accostata alla moglie fedele fino in fondo o quasi. La cosa del libro che mi ha un pochino deluso è il finale, secondo me poco coerente con la psicologia di tutti i personaggi. E' stato molto interessante sedersi alla tavola nigeriana assaggiando il cibo locale.
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