Dettagli Recensione
Storie nella storia di guerra
Ho riletto il romanzo storico La figlia con il medesimo coinvolgimento di diversi anni fa. Il racconto è ambientato tra il 1992 ed il 1995, nella ex Jugoslavia, durante le atroci guerre serbo-croate.
La protagonista è Ana Mladi?, figlia di Ratko Mladi?, generale serbo condannato per crimini di guerra commessi nelle "liberazioni" di città considerate serbe ma occupate dai musulmani.
I capitoli si alternano alla carrellata di personaggi serbi passati alla storia, principalmente per cause di guerra.
Ana è studentessa di medicina a Belgrado, al rientro di un viaggio di studi a Mosca con amici inizia una fase di silenzi e tristezze.
La giovane non lascia alcuna lettera ed una mattina di tarda primavera del 1994 si uccide. Il suicidio avviene sparandosi con la pistola storica che Ratko Mladi? custodiva per lei, per festeggiare con degli spari propiziatori i futuri nipotini.
Ana nutriva una profonda adorazione per il padre, il nazionalismo nelle vene e la preoccupazione per le vicissitudini del genitore sul fronte bosniaco.
L'autrice ha approfondito le voci che circolavano sugli ultimi mesi della giovane donna, incastrando la fantasia letteraria alla storicità dei terribili eventi storici. Pare un atroce incubo che nei balcani si siano verificati quegli eventi sotto gli occhi europei.
Le atrocità della guerra, le uccisioni di massa, violenze e soprusi sui e sulle civili non hanno avuto tregua per anni. Nel racconto tale aspetto emerge in maniera egregia. L'autrice tratta la doppia vita del generale e quanto fosse diverso tra vita pubblica e privata colui che è meglio conosciuto per la strage di Sebrenica. Una orrenda pagina della storia recente.
Si mischiano personaggi politici dell'epoca, piccole e grandi storie nelle more del romanzo, 400 pagine da divorare per non smettere di conoscere.
Indicazioni utili
VENUTO AL MONDO Margaret Mazzantini