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Malinconia americana
Un libro bellissimo che mi ha ricordato non so perchè Qoelet per quell'intercalare Prima che il vento si porti via Questa polvere... polvere americana che mi ricorda per il suo senso Vanità delle vanità eccetera. E c'è in effetti per tutto il testo un senso di vanità delle cose, di vacuità e di distacco dalla realtà e dalla società. Distacco che si accresce andando verso il finale in cui sogno e realtà si confondono, in cui cui forse si cambiano di posto per cui quello svanire del ragazzino dal raggio visivo della coppia in riva al lago è un colpo di genio, un finale meraviglioso, come meravigliosa è l'atmosfera della casa trasferita sulla riva del lago con tanto di orologio, centrini, divano eccetera. E anche nei discorsi della coppia sull'altra coppia, forse un figlio trasferito chissà dove, c'è un senso di nostalgia e di malinconia che come in un gioco di specchi insegue quella del protagonista. Il tono sembrerebbe all'inizio quello di un John Fante o del Giovane Holden, ma poi si percepisce la diversa tonalità della voce, lo scollamento e la malinconia che la rendono unica e poetica. Semplicemente bellissimo!
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Non conosco però assolutamente l'autore.