Dettagli Recensione
Trova la tua strada
Murakami è un nome che mi ha sempre attirato, sapendo che fosse in grado di trasmettere e condividere quella visione della vita alla giapponese, un po' più riflessiva di quella a cui siamo abituati generalmente noi occidentali. L'aver letto questo come suo primo libro è stato puro caso, ma non potevo chiedere di meglio.
Nel tempo libero mi piace scrivere, e un giorno mi piacerebbe riuscire a pubblicare, e come se non bastasse per me fare attività fisica in modo costante, per periodi prolungati, è sempre stata una sfida impegnativa (e che finora ho sempre perso). Quindi questa lettura per me ha avuto doppio significato. Uno scrittore maratoneta: ciò che mi piace contro ciò che vorrei mi piacesse. E se ho iniziato questa recensione con un'apertura personale, è perché sarebbe impossibile fare altrimenti parlando di un libro altrettanto personale come questo.
Come Murakami sottolinea più volte, il suo non vuole essere un qualche tipo di manuale ispiratore, o un modo di insegnare qualcosa attraverso la scrittura, ma più una sorta di diario personale in cui ha riversato parte della sua anima e della sua vita, e che il lettore, a seconda delle proprie esperienze, sarà in grado di condividere o meno.
Una lettura piuttosto semplice e leggera, del tutto piacevole ma che allo stesso tempo lascia sempre qualcosa a cui pensare. Qualcosa di positivo, sia chiaro. Una sorta di piccola spinta che aiuta a riflettere sul proprio percorso di vita, sulla propria persona e sulle proprie scelte. Chi siamo, cosa abbiamo deciso di fare, cosa abbiamo deciso di portare avanti e cosa no, come viviamo l'attesa del domani, se con paura, con aspettativa, o con semplice accettazione.
Un libro che non vuole insegnare nulla, ma che in fondo lo fa lo stesso. Per fortuna.