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Il male minore
Nella jugoslavia di Tito una donna ebrea deve scegliere se accusare il marito di tradimento o lasciare sola la figlia di sei anni. In ogni caso deve tradire: o la figlia piccola che ha bisogno di lei o la memoria del marito. Sceglie di dire la verità e di essere fedele alla memoria del marito. Ogni decisione del genere ha un costo enorme e non c'è nemmeno la tranquillità di aver fatto la cosa giusta dato che ogni scelta sarà ingiusta nei confronti di qualcuno che si ama più della vita.
Nel cuore di Vera c'è infatti il dubbio atroce che il marito (morto) potrebbe non approvare la sua decisione: l'amore ama solo se stesso, si sente sussurrare. Perciò inseguire l'Amore di un morto potrebbe essere più illusorio che accudire una figlia piccola. A volte il male nel mondo è così soffocante che non si vede più la strada e si perde la direzione del cuore. Vera pur nella oscurità cerca di non perdere la sua capacità di orientarsi che è la fedeltà all'amore e alla verità. "Sarò come un albero nell'oscurità della foresta che la luce ha scelto di illuminare".