Dettagli Recensione
Un testimone del suo tempo
Senjan è una cittadina che si trova nel cuore della Persia, l'odierno Iran, e proprio lì si trova la casa della moschea con a capo Aga Jan, ricco mercante e leader indiscusso del bazar. La moschea e la casa sono un unico cuore pulsante che va avanti da secoli, sono molti gli imam vissuti nella casa, ognuno mandando il suo messaggio ai fedeli. Ci sono stati imam più docili e imam più forti, ma i tempi stanno cambiando e anche la casa della moschea dovrà affrontare le sue burrasche.
Kader Abdolah, autore del libro, è iraniano, ha dovuto lasciare il suo paese ed è rifugiato politico in Olanda; da qualche anno cerca di far sentire la sua voce per mandare un messaggio al resto del mondo. Quello che l'autore narra per bocca dei suoi protagonisti è uno spaccato di storia recente, così recente che fa male il cuore.
Lo stile è elegante, l'autore racconta il bello e il cattivo tempo della sua gente, come l'occidente è entrato nel suo paese e tutto quello che ne è scaturito. Parla di fanatismo, di donne che combattono una guerra difficile da vincere e di come un amico può diventare un nemico.
“Quando era scomparsa dalla città l'eco delle sure del Corano? Sapeva che la moschea, il bazar e il Corano non erano più in grado di opporre una forte resistenza, ma non pensava che il regime avrebbe conquistato Senjan così rapidamente”.
Tutto questo viene narrato con eleganza e delicatezza che però non nasconde niente. Le figure che si intervallano all'interno del libro sono figure reali e immaginarie che però raccontano la vera storia. La storia di come un paese è cambiato.
“È successa una rivoluzione, Faqri, questo non è solo un rovesciamento del potere politico, qui si è capovolto qualcosa nella testa della gente. Stanno per succedere cose che nessuno di noi avrebbe mai immaginato in una vita normale. La gente commetterà atrocità terribili. Guardati attorno, non vedi come sono tutti cambiati? Le persone sono quasi irriconoscibili. Non si capisce se si sono messi una maschera o l'hanno gettata”.
“La casa della moschea” è un libro che rimane nel cuore e ti fa capire quanto noi sottovalutiamo la nostra libertà, soprattutto per quanto riguarda le donne. Kader in maniera magistrale ci racconta le bellezze della sua terra, ci fa vivere all'interno di una casa e di una moschea come se ne fossimo parte.
Mi ha fatto sorridere e mi ha fatto soffrire, ma grazie a questo libro ho aperto gli occhi su una realtà che non conoscevo bene.
Un libro che consiglio, fatevi avvolgere dalla voce del Muezzin e entrate anche voi nella casa della moschea.
Buona lettura
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Commenti
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Federica
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Non ho mai letto l'autore. So che Iperborea ha pubblicato vari suoi libri. Non so se sia veramente il migliore ; sicuramente è il più noto.