Dettagli Recensione
Sii forte e paziente
"Sii forte e paziente, un giorno questo dolore ti sarà utile."
Se dovessi dare una motivazione specifica sul perché questo romanzo di Cameron mi sia piaciuto tanto, non saprei darla, so però che la scrittura dell'autore è ammaliante, tanto è pulita e senza fronzoli e, per questo, le pagine scorrono velocemente. So che il protagonista del libro, James, è adorabile col suo modo di essere "diverso" e terribilmente solo.
"Ci sono persone che si sentono a disagio se stanno in silenzio e si affrettano a riempirlo, pensando che qualsiasi cosa sia meglio di niente, ma io non sono così.
Io in silenzio mi sento a mio agio.[..]Volevo solo un posto dove stare da solo.
Per me è un bisogno primario, come l'acqua e il cibo, ma ho capito che non lo è per tutti.
Il rapporto con gli altri non mi viene naturale, mi richiede uno sforzo. Con i miei mi sento abbastanza a mio agio, ma qualche volta anche con loro sento la fatica di non essere da solo."
Troppo riservato, forse troppo acuto e intelligente, molto poco socievole e per questo motivo incompreso, non solo dai suoi coetanei, anche dalla sua stessa famiglia, tranne che dalla nonna Nanette. James conquista il lettore pian piano tanto, che dalla metà del romanzo in poi, verrebbe di abbracciarlo stretto stretto, dimostrargli che tu lo comprendi e farlo sentire finalmente a posto col mondo.
“… è strano come passi piano il tempo quando si è infelici.”
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Non ho letto nessun libro dell'autore, soltanto la sua bella introduzione al romanzo "Stoner" . La definizione della sua scrittura come "ammaliante, tanto è pulita e senza fronzoli" mi pare bellissima e stimolante per un potenziale lettore.