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Amour fou e malattia mentale
141 pagine di dolce follia, di un meraviglioso vivere sul fragilissimo confine che separa realtà e fantasia, razionalità e pazzia.
Leggi e sorridi, ti commuovi, piangi...
Entrare nell'universo di questo bambino, che sente suo padre chiamare ogni giorno sua madre con un nome diverso, che li vede ridere, amarsi e ballare felici ogni giorno sulle note dello stesso disco (Mr Bojangles di Nina Simone), incuranti delle opinioni altrui e delle regole, che sente sua madre dare del tu alle stelle e del voi a tutti gli altri (figlio compreso), entrare in un mondo fatto di cocktail, feste, gioia ed entusiasmo per ogni piccola cosa, dove una gru di Numidia passeggia per il salotto e la tristezza e i problemi non sono ammessi, anche a costo di mentire agli altri e a se stessi... ebbene, entrare in questo universo, è stata la cosa più bella che mi potesse capitare!
Quanta dolcezza.
Quanta ironia.
Quanto romanticismo.
Quanta pazzia ci vuole per essere davvero felici?
Questa è la storia di una famiglia, la storia di un amour fou e di una malattia mentale.
È un racconto strambo, surreale, volutamente esagerato, che va letto con la testa libera, leggera, liberata dalle nostre gabbie, e dalle briglie che ci àncorano alla realtà.
Qui c'è una donna che preferisce una bugia felice ad una verità triste, e tutti coloro che la circondano rimangono incastrati in questa finzione, per amore.
Ci vuole una bella dose di coraggio per amare così, senza logica, senza punti di riferimento, con i piedi sul bordo di una terrazza a strapiombo sul mare, senza una ringhiera.
Cerchiamo quindi di rimanere il più a lungo possibile dentro questa bugia, perché tanto, prima o poi, la realtà torna e chiede il conto.
E allora, rinunciamo al realismo per qualche ora, lasciamoci trasportare da queste pagine, lasciamoci accarezzare dalla voce di Nina Simone (Mr Bojangles) e balliamo, balliamo fino a farci girare la testa, e ridiamo, ridiamo fino a piangere...
È una musica triste e felice, proprio come questo romanzo, la cui anima è tutt'altro che spensierata.
Entriamo in questa fiaba dolceamara, ma facciamolo col sorriso e il cuore aperto... perché Renée, Josephine, Marylou, Georgette o chi per lei non sopporta la tristezza e i musi lunghi.
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