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Accettare che la vita continui
Doug è un ventinovenne rimasto vedovo da poco, la moglie Hailey è una delle vittime di un disastro aereo. Da quel tragico giorno Doug si lascia vivere, tira avanti curando una rubrica su un giornale dove da un pò di tempo mette su carta, tra l'altro con un inaspettato successo, i suoi pensieri
riguardo la sua condizione di vedovo, il suo dolore e le difficoltà ad affrontare le persone e in generale la vita. Arrabbiato, affranto, senza stimoli, indulge nell'eccesso di alcolici e si isola dalle persone che gli vogliono bene che sono in realtà parecchie.
Doug avrebbe un figliastro, Russ, il figlio nato dal primo matrimonio di Hailey, un adolescente sofferente ed arrabbiato che affronta il dolore mettendosi ripetutamente nei guai e che trova il suo porto sicuro a casa di Doug invece che del padre naturale più preoccupato della nuova famiglia che si è creato e della giovane moglie che del figlio.
Tra i due il dialogo è diffcile, ma si intuisce che Russ ha delle aspettative verso Doug, non lo considera un estraneo, e lo stesso Doug vorrebbe essere vicino a Russ, tra i due c'è l'abisso di dolore creato dalla perdita della moglie per uno e della madre per l'altro che ha messo ognuno di loro all'angolo contro il mondo.
Ma Doug è ancora giovane e la gemella Claire mette in piedi un vero e proprio casting per organizzargli una serie di esilaranti appuntamenti al buio con giovani donne divorziate o single
della città mentre il padre biologico di Russ si rivela di una tale pochezza da aiutare Russ a scegliere il pur problematico Doug come genitore .
Tropper affronta il tema della perdita di una persona cara e del lutto con la sua ironia schietta e "elegantemente disinvolta" , il racconto è spesso commovente a tratti duro ma in più punti assolutamente divertente.
Ci sono riflessioni molto belle sull'affrontare la vita senza più accanto la persona che ami, sul senso di colpa dell'esserle sopravvissuto, quando ogni cosa che ti può rendere felice sembra un dispetto meschino verso chi non ne può più godere insieme a te.
Accettare il destino non è semplice ma chi non c'è più è stato un dono che sarà sempre una parte di quello che sei ora e l'autore, che SA scrivere, affonda a piene mani in una serie di situazioni imbarazzanti e controverse in cui la "morale" e l' "etica" imposte dal dolore e dal lutto si scontrano irrimediabilmente con la vita che bussa continuamente alla porta con nuove opportunità di realizzarsi ed essere felici o almeno di provarci: accettare di averne il diritto è un triplo salto del cuore che difficilmente si riesce a fare da soli . Per Doug ci sarà la sua incredibile e un pò folle famiglia ad aiutarlo con un pò di ironia e qualche riflessione toccante.
Molto bello.
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