Dettagli Recensione
Quali libri bruciamo?
Tre personaggi: il professore, Daniel, l’assistente e Marina, la studentessa che altro non è che la compagna del secondo. È noto, inoltre, che in inverno fa molto molto freddo e che costantemente siamo alla ricerca di fonti di calore. Ma cosa accadrebbe se decidessimo di appellarci a fonti di calore provenienti dalla carta bruciata? Dal bruciare i libri?
È quello che pensa Marina che decide di bruciarne. Sì, ma quali? Quali sacrificare per la causa? Quali salvare? Quali criteri adottare?
Scritto adottando la forma del testo teatrale, “Libri da ardere” è un elaborato fluido ma che immediatamente fa tornare in mente il celebre “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury. Per similitudine di tema, per concomitanza.
È uno scritto rapido, coinvolgente, piacevole. Non la solita Amélie per la forma ma sicuramente da leggere. Non mancano ancora le componenti filosofiche che le sono proprie così come i tanti interrogativi che solleva. Buona lettura!