Dettagli Recensione
un viaggio nel tempo come balsamo per chi resta
Presa dal passaparola molto vivace e le numerosi recensioni, ho deciso di leggere questo romanzo in cui grazie ad una caffetteria speciale e al caffè che qui viene servito è possibile compiere viaggi nel tempo, andare nel passato o nel futuro.
L'idea di fondo, questa possibilità di andare avanti o indietro nel tempo per poter dire quello che non si è detto, per poter provare emozioni tenute nascoste, devo dire che è carina, ma ho trovato che il tutto si sia svolto in maniera un po' "piatta".
Cioè viste le premesse, mi aspettavo qualcosa di più. In particolare, da amante della letteratura giapponese e della cultura del Sol Levante, da un autore giapponese credevo di riuscire a trovare quella finezza psicologica nelle descrizione delle situazioni e dei personaggi che invece purtroppo non ho trovato.
Come dicevo, l'idea di fondo attorno alla quale ruota tutto il romanzo, declinato nel racconto di quattro esperienze differenti vissute da coppie di personaggi che danno anche il nome ai relativi capitoli, è molto interessante. Allo stesso modo, anche le regole che questa curiosa e rinomata caffetteria ha definito per i viaggi nel tempo sono molto intriganti, inducono alla riflessione sul fatto che viaggiare nel tempo non significa poter cambiare il corso degli avvenimenti, ma corrisponde soltanto ad un dolce balsamo per lenire il dolore di chi sopravvive ai cambiamenti nati dallo stesso scorrere del tempo e dalle relazioni umane.
Una storia leggera, carina, ma tolti alcuni passaggi, che a me sono sembrati quasi inseriti a posteriori nella narrazione per arricchirla un po', una storia che non rimane troppo impressa nella mente del lettore.