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Intelligenza poco artificiale
Intelligenza artificiale al servizio dell’ uomo, AA progettati per compiti di compagnia, educazione e fedeltà, rimpiazzati da altri robot sempre più performanti, al servizio di un’ umanità potenziata e destituita, sovente confusa, dolente, che ricerca una perfezione che poco ha da spartire con i sentimenti.
Klara e Josie, un robot e una bambina malata, un legame esclusivo nato per caso affacciandosi a una vetrina, chi in attesa di essere scelto e di essere nutrito dal sole, chi di comperare un oggetto utile da portarsi a casa con cui trascorrere una parte della propria esistenza.
Ma Klara non è un AA qualunque, possiede caratteristiche uniche, un grande spirito di osservazione, empatia innata e sete di conoscenza, la capacità di comprendere e mescolare tutto ciò che vede intorno a se’.
Costretta nell’ ombra perché a un AA non è consentito pensare, essere curioso, provare sentimenti, fedele a chi l’ ha scelto, Klara nota cose come nessun altro e le custodisce, osserva i dettagli, niente le sfugge, le relazioni, i cambiamenti, tutti quegli aspetti dell’ umano sentire che non le appartengono e che la stessa umanità sembra avere riposto e dimenticato.
E’ così che osserva Josie, quella bambina pallida, sottile, fragile, dall’ andatura incerta, da cui è stata scelta e che in cuor suo ha già scelto, anche se un cuore non ha.
È così che, giorno dopo giorno, impara nuove cose su di lei, ne preserva la fragilità, a suo modo la ama, vorrebbe donarle una vita e un futuro diversi, progetta un piano dettagliato, spingendosi oltre il dovuto e il necessario, è pronta a immolarsi, privandosi delle proprie facoltà, anche a sostituirsi a lei in tutto e per tutto, copia e prosecuzione di Josie, assecondando il desiderio folle e l’ egoismo di chi l’ ha scelta.
Il suo coinvolgimento è tale da farle credere di nutrire dei sentimenti, di avere accesso a nuovi sentimenti, ma è impossibile sostituirsi a chi è unico e inimitabile, si può donare se’ stessi e il proprio amore e una risposta va ricercata nel cuore di coloro da cui si è amati.
Un romanzo profondo, che affronta con la solita efficacia narrativa e una scrittura cristallina, precisa e centellinata, temi già trattati e discussi, declinando su aspetti poco artificiali e più propriamente umani, la purezza di un amore, la fedeltà, l’ ascolto, l’ empatia, i sentimenti, per contro la dissolutezza, il tradimento, l’ egoismo, il dolore, la perdita.
Il racconto da’ voce a chi voce non ha o non dovrebbe avere, per ruolo e conformazione, un androide, un amico artificiale, un robot pensato e costruito per soddisfare i capricci umani, che impara dagli errori altrui e si rinnova continuamente, arrivando a scegliere il meglio e a comprendere l’ incompreso, l’ impossibilità di dare vita a ciò che vive della grandezza di un sentimento unico e incondizionato, gli occhi impescrutabili e inimitabili dell’ amore.