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Amica Artificiale
Ancora un romanzo distopico l’ultimo uscito di Ishiguro dopo l’assegnazione del Premio Nobel del 2017. “Klara e il sole” è uno scritto coinvolgente, che sa trattare con incisività tematiche molto attuali e interessanti e allo stesso tempo sa emozionare e catturare il lettore.
Klara è un androide femmina che, dall’interno di un negozio specializzato, aspetta pazientemente di essere comprata da un bambino/adolescente per diventare la sua Amica Artificiale. Un giorno una ragazzina con evidenti problemi di salute si avvicina alla vetrina e sembra non volere nient’altro che Klara.
Mentre ascoltiamo dalla voce narrante della stessa androide la storia della sua esistenza siamo portati a chiederci se la nostra Klara sia veramente una creatura dell' Universo. E la risposta, seguendo le sue parole così ingenue e sincere, non può che essere un sì. Certo, Klara è una creatura come tutte le altre che popolano questo mondo – o meglio, che popolano quel futuro mondo immaginario ma probabilmente non così lontano- che, a modo suo, vive, spera, prega, invecchia e soprattutto ama ed entra in relazione con chi le sta intorno.
Non c’è dubbio che Klara sia viva: chi l’abbia creata e perché può aprire interrogativi etici inquietanti, ma Klara, in quel mondo distopico, forse non così distante dal nostro, indubbiamente vive.
Si tratta di un romanzo che sicuramente verrà paragonato a “Non lasciarmi” dello stesso autore: in effetti è costruito in modo simile, racconta infatti una storia emotivamente coinvolgente per dare modo al lettore di aprirsi a riflessioni di carattere etico e morale più profonde. In ogni caso non l’ho trovato assolutamente ripetitivo o noioso, la vicenda di Klara è nuova, affascinante ed autentica di per sé.
Infine, un ultimo apprezzamento per il modo del tutto efficace con cui Ishiguro ha dato voce ad un androide, che risulta credibile e realistico. Sarà difficile dimenticare questa amica così speciale.
“ – Mr Capaldi pensava che dentro Josie non ci fosse niente di tanto speciale da non poter essere proseguito. Diceva alla Madre che aveva cercato dappertutto e non l’aveva mai trovato. Ma adesso credo che non cercasse nel posto giusto. C’era invece qualcosa di molto speciale, ma non era dentro Josie. Era dentro quelli che l’amavano.”
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