Dettagli Recensione
Il tempo è sempre in prestito
"Chiamami con il tuo nome" non è, almeno per me, un libro facile da recensire. Ho letto vari commenti, questo è un libro che divide, c'è chi l'ha trovato di una noia mortale e chi l'ha trovato poesia pura.
Elio è un diciassettenne molto colto e amante della musica, grazie anche al padre, un noto professore universitario, e proprio l'attività del padre porta ogni anno alla loro villa al mare un ragazzo americano che soggiornerà con loro per ben 6 settimane.
Ogni anno Elio deve rinunciare alla sua camera per cederla all'altro, ma questo è un anno particolare perché l'arrivo di Oliver scatenerà in lui una reazione che non si era aspettato.
Aciman con uno stile molto elegante, anche se a volte questa eleganza è interrotta con dei termini che non ti aspetteresti, parla dell'omosessualità e di come la passione può scoccare per la prima volta.
Non sono fra gli amanti totalizzanti del libro, la storia l'ho trovata coinvolgente all'inizio ma lungo il percorso l'alchimia che si era creata è andata un pò scemando. Non posso neanche essere fra quelli che odiano il libro, anche perché lo stile dell'autore è il valore aggiunto, è quello che ti fa scorrere le pagine.
L'autore crea un romanzo di formazione, intriso di cultura, malintesi, gelosie, insicurezze e nuove scoperte. Ho apprezzato molto la figura del padre.
In conclusione questo è un libro che non consiglio a tutti, qui si assapora la lentezza e le paturnie di un adolescente.
"Ma avevo colto l'avvertimento e, come una giuria che ha ascoltato una deposizione inammissibile prima che sia cancellata dal verbale, all'improvviso mi resi conto che eravamo in un tempo preso in prestito, che il tempo è sempre in prestito e che la banca che ce l'ha concesso viene a riscuotere la rata proprio quando siamo meno preparati a pagare e, anzi, ce ne servirebbe dell'altro".
Buona lettura!