Dettagli Recensione
Tutto ciò che possiamo pensare è un tipo di verità
La signora Duszejko vive da sola sul limitare della foresta che segna il confine tra Polonia e Repubblica Ceca, sull’Altopiano circondato dalle Montagne Argentate che delimita la Conca di Klodzko.
In questo luogo solitario, battuto dal vento in estate e sommerso dalla neve in inverno, la donna trascorre le sue giornate compilando oroscopi, bevendo tè nero e cercando di resistere ai suoi improvvisi e misteriosi Disturbi. Ha alcuni selezionatissimi amici, in particolare un giovane appassionato della poesia di Blake e il suo vicino di casa, ordinatissimo e pulitissimo, che lei chiama affettuosamente Bietolone.
Una volta alla settimana la signora Duszejko si reca nel vicino villaggio dove insegna inglese ai bambini della scuola primaria.
La narrazione si apre con un evento violento e drammatico: la morte improvvisa dell’altro vicino di casa, cacciatore di frodo e gran brutta persona. Da questo momento in poi si susseguono diversi omicidi; le vittime sono tutte cacciatori, tanto che lentamente emerge nella mente della signora Duszejko una teoria tanto assurda quanto possibile, verosimile, concreta: sono gli Animali a volersi vendicare di questi uomini cattivi.
La nostra narratrice ci accompagna nel racconto di questi mesi, alla fine dei quali, fra traduzioni di Blake, incontri con diverse forme di vita umana e animale e svariate comunicazioni alla Polizia, al lettore viene rivelato chi è in realtà l’assassino dei cacciatori.
Olga Tokarczuk, premio Nobel per la Letteratura nel 2018, confeziona un romanzo accattivante nelle premesse: una protagonista eccentrica e, apparentemente, simpatica, un’ambientazione intrigante, personaggi ricchi di umanità pur stando ai margini della società. Tutto questo però è soltanto l’involucro, l’essenza di questa storia è ben diversa: si tratta di una storia in realtà tristissima, che svela tutta la sofferenza, la solitudine e la bruttezza che si nasconde nella natura umana. E il “sugo di tutta la storia” lo si comprende soltanto alla fine, a lettura ultimata.
Un boccone apparentemente appetitoso ma che, quando viene masticato, rivela tutto il suo spiacevole sapore amaro.
“ […] E penso che coincida con una mia Teoria. Ritengo infatti che la psiche umana sia nata per tutelarci dal vedere la verità. Per non consentirci di scorgerne direttamente il meccanismo. La psiche è il nostro sistema di difesa: si adopera per non farci mai comprendere ciò che ci circonda. Si occupa principalmente di filtrare le informazioni, sebbene le possibilità del nostro cervello siano enormi. Perché quel sapere non sarebbe sostenibile. Ogni minima particella del mondo si compone infatti di sofferenza.”
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |