Dettagli Recensione

 
Il più grande spettacolo del mondo
 
Il più grande spettacolo del mondo 2021-04-28 17:22:20 annamariabalzano43
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
annamariabalzano43 Opinione inserita da annamariabalzano43    28 Aprile, 2021
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Verso le colonne d’Ercole

Il tema del viaggio è significativamente presente sia nella letteratura angloamericana che in quella inglese, come metafora della vita e della conoscenza. Da Ishmael a Huck Finn a Dean Moriarty, da Gulliver a Robinson a Leopold Bloom, l’esperienza umana è infatti rappresentata come un’avventura ricca di sorprese, ma non priva di dolore.
Il viaggio di Morris Bird III, il piccolo protagonista del romanzo di Don Robertson, “Il più grande spettacolo del mondo”, attraverso la città di Cleveland nel 1944, è lo stesso simbolico cammino del Picaro che solo a contatto con la realtà del mondo che lo circonda può raggiungere quella maturità che lo aiuterà a diventare adulto. Anche il cognome di Morris, Bird, è volutamente simbolico, con un riferimento esplicito al volo dell’uccello che spazia nei cieli al di sopra delle miserie umane con le quali comunque viene inevitabilmente a contatto. Né è un caso, d’altronde, che Morris voglia raggiungere l’amico Stanley, proprio per giocare ancora con lui con i trenini elettrici, passatempo che più aiuta la fantasia a viaggiare senza confini.
Il romanzo di Don Robertson ha una struttura particolarmente originale, anch’essa non insolita nella letteratura anglosassone. Il racconto, infatti, procede più che per un immaginario percorso lineare, su un piano circolare, sul quale, differenziati, si sviluppano contemporaneamente altri mini racconti, piccole storie nella storia, che convergono tutti, come molteplici raggi, verso un unico centro che è il climax del romanzo, il punto di incontro ideale con le colonne d’Ercole. Ciò permette di rappresentare, attraverso personaggi diversi, diversi aspetti dell’animo umano, con le sue debolezze e i suoi piccoli atti di coraggio.
Un romanzo che procede con una certa lentezza, quanto basta, forse, per permettere al lettore di riflettere sugli eventi narrati, nessuno dei quali è superfluo, fino a comprendere, solo nelle ultime pagine il vero significato del titolo del libro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T