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Il pensiero di Zenone
Zenone è un uomo del sedicesimo secolo, marchiato come figlio illegittimo e abbandonato al proprio destino, avviato alla vita ecclesiastica e agli studi teologici.
Ma i confini della città natale di Bruges sono troppo angusti; come pellegrino audace è destinato ad attraversare l'intera Europa esercitando la professione medica di corte in corte grazie ai rudimenti acquisiti.
Dietro la lecita facciata dell'esercizio medico si cela in lui una fame di conoscenza che spazia all'alchimia e alla filosofia.
Un secolo attraversato da forti tensioni religiose, da contrasti e da nuove ideologie; ogni pensiero espresso rischia di essere tacciato come eresia.
Su questo sfondo storico si muove il personaggio immaginario creato dalla Yourcenar, incrociando sul suo cammino una galleria umana in cui si mescolano volti reali e di fantasia, in una ballata vorticosa dai mille fili narrativi che si intrecciano e si sovrappongono per dare forma ad una trama storica ma dai connotati filosofici.
Romanzo dalla struttura complessa che si dipana e prende corpo più che con le immagini con le riflessioni filosofiche e teologiche.
La sostanza descrittiva non è l'elemento portante, poche le immagini di città, mercati, laboratori e taverne; il flusso narrativo segue i ragionamenti del protagonista e di tutte le altre comparse per sviscerare il fermento e le contraddizioni del contesto storico inquadrato.
La tradizione che si oppone al progresso.
La staticità del pensiero contro il dinamismo.
Un ribollire di temi e un pezzo di storia dell'evoluzione del pensiero, elaborati in modo stilisticamente originale e fuori dagli schemi più classici del romanzo storico.
Cervellotico al primo impatto, necessita di una lettura brachicardica per coglierne lo spirito e poter entrare in sintonia con la penna dell'autrice.
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è stata un'esperienza di lettura che ci tenevo a fare
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