Dettagli Recensione

 
Non lasciarmi
 
Non lasciarmi 2021-04-01 19:44:42 alba ciarleglio
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
alba ciarleglio Opinione inserita da alba ciarleglio    01 Aprile, 2021
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

una comunità di destino


É probabile che Ishiguro abbia tratto ispirazione dalla vicenda della pecora Dolly, la prima clonazione avvenuta proprio nel Regno Unito alla fine degli anni novanta, e che suscitò un ampio dibattito su etica e scienza. Kathy, la protagonista del romanzo, vive infatti negli anni novanta, le date della morte di Dolly, avvenuta nel 2003, e l'uscita del romanzo nel 2005, non mi sembrano del tutto casuali.

Un romanzo straniante, difficile, ma coinvolgente e perfetto nella scrittura.
Difficile scriverne senza svelarne la storia, per questo mi concentro sulle sensazioni suscitate.
I ricordi di Kathy sono minuscoli e dettagliati aneddoti nei quali si avverte la totale privazione di affetti famigliari e, allo stesso tempo, il desiderio di rendere questi ricordi affabulanti e costitutivi della propria storia.
Una sorta di recherche proustiana deprivata della sua essenza, un lavoro di svuotamento credo molto faticoso per lo scrittore, ma assolutamente funzionale alla storia.
Il lettore impara presto ad amare i tre giovani protagonisti, per sopperire almeno in parte alla solitudine affettiva imposta dal loro destino e non solo, perché nel corso degli anni saranno condannati a vivere esclusivamente tra di loro e con “quelli come loro”, una comunità di destino tristemente sfruttata ed emarginata.

Le questioni che affronta questo romanzo sono tante e immense: non riguardano solo il rapporto tra noi e la scienza e fino a dove è consentito spingerci, riguardano il nostro attaccamento alla vita nonostante la consapevolezza e l'incapacità di darle un senso, riguardano la tradizione religiosa che giustifica il sacrificio di innocenti. Si possono intravedere la nascita dell'eugenetica e i corpi nudi e privati di tutto delle vittime dell'olocausto, e ancora, altri lager, quelli degli animali da reddito, i cui corpi diventano lombate, prosciutti e costatine per i nostri innocenti barbecue; riguardano il dominio, la biopolitica e molto altro.

La meraviglia del romanzo è proprio quello di far emergere nel lettore tutte queste questioni, in un racconto che non prevede (se non in pochissimi casi funzionali alla storia) la presenza “umana”, ma solo la desolazione della sua tracotanza e ambizione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Narrativa distopica ma non solo
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera