Dettagli Recensione
L'isola che si muove
Non mi sembra il miglior libro di Coetzee. E' una revisione della storia di Robinson Crusue(Cruso) e del suo naufragio. Nell'isola deserta arriva pure una donna, Susan Barton, forse, dico forse, moglie di Foe. Susan incarica lo scrittore Foe di scrivere la sua storia, ma alle sue condizioni, cioè di dire solo la verità. Una parola dire la verità, infatti quale sia la verità sfido chiunque a capirlo. Io credo che Foe sia il marito di Susan, nonchè Cruso, e pure lo schiavo Venerdì dalla lingua mozza (e non solo)in una frammentazione di identità di cui si è visto un esempio letterario analogo solo nel romanzo Lizzie. Ma questa è solo una mia ipotesi nata dal vedere verso la fine del libro Venerdì nei panni dello scrittore in una specie di investitura. Tutto è possibile e anche il suo contrario. Ad esempio Susan potrebbe non essere una donna reale con o senza figli (chissà?) ma una Musa. Sì, forse Susan è una musa oltre che un'idea di personaggio, che Foe prova nelle sue varie versioni: madre, donna di facili costumi, galeotta eccetera, prima di scartarla nella versione finale. Invece il desiderio di liberare Venerdì non può passare che attraverso la sua emancipazione culturale o sarebbe del tutto inutile liberarlo. Comunque, nel caos narrativo ognuno potrebbe ritrovare una storia diversa.
Questo romanzo pirandelliano non ha la magia dei testi di Pirandello o quella dei migliori testi di Coetzee e ha solo la nebbiosità di Nebbia, per cui resta un po' gelatinoso. Mi scuso per lo spoiler, ma non credo che un libro del genere si possa veramente spoilerare.
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