Dettagli Recensione
La rondine
Una storia d’amore dai tratti romantici e noir è “Diario di rondine” opera che ha quale oggetto la sofferenza del cuore infranto, del dolore per una delusione amorosa che porta il protagonista trentenne della storia a decidere di privarsi di ogni emozione e di ogni sensazione semplicemente “spostando il proprio interruttore” su una dimensione del “non caldo e non freddo”. Perché così nulla possa toccarlo, nulla possa farlo soffrire, nulla possa anche solo lontanamente tornare a rendere vivido e pulsante quel male.
Da qui ha inizio un annullamento di ogni emozione per l’uomo. Giunge all’apatia completa, una apatia che poi si trasforma in altro giungendo alla sua dimensione diametralmente opposta, quella della perversione massima. Non stupisce dunque la sua trasformazione da semplice pony express a killer su commissione.
Un uomo che ha bisogno del suo omicidio quotidiano come di quella musica che sempre lo accompagna firmata Radiohead.
E se quella ragazza diciottenne che lui ha ucciso avesse tenuto un diario? E se lui decidesse di leggerlo? Quanto conta davvero un segreto e oggi come oggi più che mai? Quale può essere la vera forza di una rondine?
Dissacrante, provocatrice, incisiva e tagliente. Altro romanzo della Nothomb che non delude le aspettative del lettore e che lo invita a guardarsi dentro, nel profondo. Da leggere.
«In realtà, passiamo il nostro tempo a lottare contro il terrore della vita. Per tentare di sfuggirgli, inventiamo definizioni: mi chiamo tizio, sgobbo per conto di caio, il mio lavoro consiste nel fare questo o quello.
Sotterranea, l'angoscia avanza con il suo lavoro di trincea. La sua voce non si può completamente imbavagliare. Credi di chiamarti tizio, che il tuo lavoro consista in questo o quello ma al risveglio niente di tutto ciò esisteva. E può darsi che davvero non esista.»