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Introspezione in quel di maggio
Un concentrato di letteratura è l’opera di Peter Handke, opera all’interno della quale il protagonista è mosso dal desiderio di vendicarsi di un’antica calunnia subita dalla madre defunta. È per questo che si mette in viaggio alla ricerca della giornalista alla quale adduce l’addebito del torto subito.
La madre e il suo ricordo, l’Austria, che nel tempo e nello spazio si ripresenta, il viaggio che è un peregrinare, da sempre sono temi cari alla scrittura di Handke insieme a quell'itinerario introspettivo che da sempre l’accompagna.
L’autore trasporta tra le pagine pensieri, opinioni, ironia, e flusso interiore. Un flusso interiore ininterrotto e continuo. Il tutto da un punto di vista unico in cui il lettore è direttamente interpellato dal protagonista e dunque dallo stesso Peter. Titolo, ancora, che inizia “in media res” e con il “vendicatore” che passa all’azione mettendosi in viaggio in quella tarda primavera del mese di maggio che tinteggia quel passato che riaffiora tra la memoria e il ricordo.
Ma la vendetta è soltanto l’inizio di quello che accompagna nel percorso letterario perché come nel perfetto romanzo di formazione questa si trasformerà in un viaggio di rinascita e di riappacificazione con il passato. Il protagonista riesce per mezzo della letteratura a liberarsi dei suoi fantasmi e dei propri fardelli e per mezzo di quella seconda spada, di cui al titolo, ritroverà se stesso.
Elaborato dai toni evocativi ma anche vaporosi, “La seconda spada” è un titolo che chiede di essere interpretato e che non si ferma a una lettura superficiale. È uno scritto che chiede di essere letto un poco alla volta e che può non arrivare a causa dell’impostazione narrativa in quanto chi legge, soprattutto nella prima parte, fatica a ricomporre il puzzle e a capire dove il narratore voglia condurre. Apparentemente la sensazione è quella di una non trama a cui è richiesto uno sforzo notevole da parte del conoscitore.
È un libro, dunque, che consiglio soltanto agli appassionati del genere perché il rischio di una delusione è alto così come quello del suo non arrivare.
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