Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
E poi tutto finisce
Me lo immagino il vecchio buon Ernest, che al crepuscolo della vita osserva l'ennesimo tramonto infocato sul mare e con occhi sognanti ripensa alla sua avventurosa, significativa, unica esistenza e non senza rimorso vorrebbe avere un ultima opportunità di solcare le acque alla ricerca di un quello scampolo di felicità prima che il buio ponga fine al suo cammino.
E nel personaggio di Santiago si riversano tutti i sogni di questo scrittore che segnò indelebilmente un epoca e la storia della letteratura mondiale.
La lotta senza possibilità dell'anziano, disperato, solo pescatore contro la natura è l'emblema della vita di questo artista che con la sua poetica ha provato ha sfidare il Tempo, a lottare per un sogno che era quello di trasmettere le proprie sensazioni, la propria voglia di avventura il suo inarrestabile desiderio di ergersi oltre la superfice delle cose. Il suo profondo amore per l'esistenza, le donne, la sensualità, il mondo da scoprire e scoperchiare.
Santiago osserva il mare calmo, ne scruta le increspature delle acque. Ogni ombra, ogni riflesso che lambiscono i fragili bordi della sua misera imbarcazione, spersa nell'immenso Oceano, sono per il nostro eroe gioia e diletto, paura e presagio di morte. Un continuo infinito balletto, un puntino sospeso sopra gli abissi. Ogni movimento può essergli fatale, ma assapora la libertà che solo la natura ci può donare, i silenzi i colori dell'immenso creato. E quando finalmente il grande pesce abbocca e con ferocia da Leviatano decide di non soccombere al pescatore, ma di trascinarlo nelle acque che hanno il colore del cielo, il protagonista decide che quella preda deve essere portata a terra, come ultimo trofeo, come prova che in lui c'è ancora un briciolo di vita, forza, speranza.
La natura alla fine avrà inesorabilmente la meglio sul vecchio uomo.
Egli tornerà sulla terra ferma, nessuno si accorgerà di lui, ormai è inutile agli uomini, è un derelitto. Ma un ragazzino con la sua innocenza cercherà di confortarlo nel momento dell'abbandono delle forze.
Ed ecco che Ernest allora con l'inseparabile sigaro volge lo sguardo al mare, ripensa a quanto unica possa essere ogni singola esistenza, ne immagina il lato romantico, poetico, irripetibile. E nella lotta del protagonista del romanzo, contro le forze inarrestabili della Natura, ripensa alla più grande sfida che ogni essere conduce, da quando viene al mondo: vivere/sopravvivere.