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Parlarne tra amici
 
Parlarne tra amici 2021-02-01 17:01:16 Antonella76
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Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    01 Febbraio, 2021
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Smarrimento e inadeguatezza


 
La Rooney mi ha inchiodato alle pagine, non mi ha permesso di staccarmi da Frances, dalla sua vita, dal suo sentire.

Potrebbe sembrare la storia di quattro persone, dei loro rapporti interpersonali, di amori sbagliati, gelosie, invidie (e, in un certo senso, lo è anche), ma in realtà ruota tutto intorno a lei, Frances...e la ricerca della sua identità.
Lei sempre così inadeguata, così insicura nel suo corpo troppo esile, così in affanno dietro i suoi sogni e la loro realizzazione, così poco borghese, ma non abbastanza alternativa e rivoluzionaria come Bobbi, la sua amica, il suo primo amore, il suo idolo...colei che sa sempre cosa dire e come dirlo, colei che catalizza l'attenzione di tutti, sempre sul pezzo, mai fuoriposto o a disagio.
Quel disagio che, invece, ha sempre accompagnato Frances.

La psicologia del personaggio di Frances è ciò che anima tutto il romanzo, è sfaccettata, intima, complessa, ma sopratutto autentica.
"Ai campi preferisce le case, sono più poetiche, perché dentro ci sono le persone. "
Più che una storia vera e propria, più che una trama, c'è l'analisi, la riflessione di un momento, quello dei vent'anni, in cui tutto sembra difficile (ma anche possibile), soprattutto amare ed essere amati.
Sentirsi unici e speciali per qualcuno, a dispetto di tutte le autoconsiderazioni negative, diventa fulcro e linfa vitale.

Qualcuno potrebbe dire "ma non succede nulla in questo libro"!!!
Probabile, eppure succede tantissimo.
Succede la vita!

Omosessualità, forbice sociale, impegno politico e femminismo, malattia (autolesionismo, endometriosi), insicurezza, amore...amore per dovere, amore per bisogno, amore per amore.
C'è davvero tanto in queste pagine.

Non ho più vent'anni, eppure questa storia mi ha coinvolto, è stato inevitabile riconoscersi in tante insicurezze, paure, voglia di essere, o quantomeno di provare a farlo... per scoprire chi si è veramente.

Scrittura modernissima, intelligente, molto lucida e analitica... sicuramente figlia del suo tempo, che riflette il pensare, il sentire e l'agire della generazione dei cosiddetti millennials, ma che, in fondo, coinvolge anche chi millennials non è.
Perché al di là della tecnologia, quei sentimenti di smarrimento li abbiamo provati tutti, ognuno a suo modo e nel suo tempo.

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