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QUESTIONE DI VISIONI
È un libro molto interessante, Steinbeck oltre a denunciare lo sfruttamento e i maltrattamenti delle persone rimaste senza lavoro a causa di una depressione economica, tenta di far emergere anche il circolo perverso da cui si originano questi drammi sociali.
L'uomo perdendo di vista ciò che è importante, come la terra e i valori universali, riduce la sua capacità di visione. Nello specializzarsi in lavori come il banchiere, l'industriale, il commerciante, l'operaio, ecc. si dimentica le regole che garantiscono e mantengono la prosperità o quantomeno un dignitoso vivere.
Ecco allora lo sprovveduto uomo moderno, spremere il terreno fino a farlo diventare sterile, usare macchinari per non dover pagare la manodopera, e adottare crudeli ricatti per costringere le persone ad accettare lavori pagati al limite della sopravvivenza, ignari che tutto qello che a prima vista sembrerebbe il profitto tanto agognato, viene invece malamente speso e disperso per mantenere lo stato di disagio e difendersi dal furore dei disperati; i soldi della ricerca per ottenere merce e viveri sempre più abbondanti, sprecati nello smaltimento dei viveri invenduti per mantenere il prezzo alto. Il profitto usato al contrario per "darsi la zappa sui piedi" per usare termini agricoli.
Ed ecco lo spreco della stampa dei volantini per far arrivare le persone a migliaia e poterle ricattare, il conseguente disagio provocato da una moltitudine
gestita malamente attraverso il coinvolgimento di forze armate.
La violenza e il degrado degli ambienti oggetto di immigrazione.
La cecità che coglie l'uomo sprovveduto gli fa perdere il suggerimento che viene offerto dal campeggio governativo virtuoso che genera e moltiplica il benessere con una visione diversa, ma ancora una volta i profitti vengono sprecati da queste menti deviate per cercare di sopprimerlo assoldando soldati e altri disperati costretti dalle circostanze a mettersi contro altri disperati perché ogni minima possibilità di migliorare le proprie condizioni rappresenta una minaccia al presunto guadagno momentaneo destinato a fallire in breve tempo e a loro stesso danno.
Steinbeck con questo libro ha provato, con la sua intelligenza ad analizzare il problema e a suggerirci che è la capacità di una visione sociale, generosa, rispettosa del mondo, degli uni e degli altri , lo sguardo lungimirante a rendere il nostro mondo sempre migliore e ricco.
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Un libro potente e allo stesso tempo accessibile ad ogni persona avezza o meno alla lettura.
Federica
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