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Il complotto contro l'America
 
Il complotto contro l'America 2021-01-07 05:25:40 siti
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    07 Gennaio, 2021
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Oltre ogni immaginazione

Avvincente romanzo non perfettamente riuscito soprattutto nella parte finale, trascinata oltremisura e liquidata in maniera laconica. Quasi uno scritto di fantapolitica, se la realtà di queste ultime ore con l’attacco al Congresso non mi avesse subito fatto ricredere , sorprendendomi ancora una volta, Roth, con le sue intuizioni e in questo caso, oserei dire, proiezioni. Si tratta in poche parole di un romanzo che ipotizza per il biennio 1940-1942 un inframmezzo politico negli Usa che non c’è stato ma che non è poi così sorprendente immaginare.
Le elezioni presidenziali del 1940 non vedono vittorioso per la terza volta FDR ma il celebre aviatore Charles A. Lindbergh, noto non solo per il suo volo transatlantico da New York a Parigi compiuto a bordo di un monoplano in sole trentatre ore o per il triste episodio del rapimento del suo figlioletto di venti mesi ritrovato poi ucciso vicino all’abitazione dei suoi genitori, ma ancor più per la sua affiliazione all’America First Committee, nato per contrastare la linea interventista di FDR e promuovere l’isolazionismo, facendo leva, lui in particolare, sull’idea che i nuovi guerrafondai fossero gli ebrei. È lui ad aver proiettato in campo americano un modello antisemita, storico e di lunga durata e di ancor più di ampia tenuta , tutto europeo. Da qui parte Roth, dall’angoscia storica e reale che gli ebrei americani hanno vissuto davvero quando la destra repubblicana contrastava Rooselvelt che invece si presentava agli elettori come un nemico giurato di Hitler e del fascismo.

Il biennio intenso e sconvolgente che vedrà al potere Lindbergh si accompagna alla storia minuta del piccolo Philip Roth, un bambino di sette anni che vive un’esistenza piccolo borghese nella tranquilla Summit Avenue della sua cara Newark, città operosa e industriale all’ombra della Statua della Libertà, un prolungamento naturale di New York. Una famiglia felice ebrea sì , accomunata nella rete di amicizie e di frequentazioni più dal lavoro che dalla religione, ma perfettamente assimilata e dimentica della propria identità: non praticano la religione, non tramandano le tradizioni, sono americani. Il piccolo Roth non sa nemmeno cosa sia la Palestina. L’avvento di Lindbergh al potere scuote gli animi e genera la rinascita identitaria. La vita della famiglia Roth andrà a intrecciarsi con i nuovi eventi storici in una commistione di storia minima e storia universale sulla falsariga dei percorsi antisemiti già lungamente praticati in campo europeo. La sensazione è quella di assistere a una nota e inarrestabile ripetizione, in campo diverso, di dinamiche generanti odio in un parossismo che Ron Jones nell’esperimento sociale denominato “La terza onda” non ebbe difficoltà a riproporre addirittura in un’aula scolastica.
Un monito oggi visti i nuovi attacchi alla democrazia.

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A me ha ricordato il mitico Bandini di Fante ma anche Malamud.
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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Wow Laura, un altro Roth in così breve tempo?! Ti ha proprio preso questo autore. Io ancora non conosco questo titolo.
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siti
07 Gennaio, 2021
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Sì, Iona, ne ho presi 4 in biblioteca, ho tentato con l'ultimo della trilogia, Ho sposato un comunista, ma non sono riuscita a a farlo decollare mentre questo è davvero avvincente per una buona metà.
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Molly Bloom
07 Gennaio, 2021
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Lo hai trovato troppo "politico"? E' un lato che un po' mi spaventa. Io invece vorrei provare con "Everyman" come prossimo Roth!
Complimenti, Laura, per le tue acute riflessioni. Io sto leggendo "Mason & Dixon" di Pynchon, e in questo libro, ambientato nel XVIII secolo ma attualissimo, sto riscoprendo - come già avevo sperimentato nel Complotto contro l'America - come la distanza tra democrazia da una parte e brutalità e oscurantismo dall'altra possa essere molto, molto breve. Sono contento che Roth ti abbia conquistata. Buone letture!
Mi unisco a Ioana,wow!
Roth ti piace molto, o quanto meno ti incuriosisce! Al momento non ho avuto ancora il piacere di conoscerlo. Diamine mai titolo fu pi\ calzante visti gli ultimi avvenimenti!
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siti
10 Gennaio, 2021
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Ciao Ioana, mi incuriosisce e ha una scritttura davvero efficace.
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siti
10 Gennaio, 2021
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Sì, troppo politico, un incipit che fatica a decollare ma lo riprenderó in mano appena mi sentirò predisposta.
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siti
10 Gennaio, 2021
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Eh Giulio e quando la democrazia viaggia sui binari dell' ignoranza ?
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siti
10 Gennaio, 2021
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Ciao Marianna: ha fatto presa come quegli autori che una volta conosciuti ricerchi in tutti i loro titoli.
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archeomari
10 Gennaio, 2021
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Esatto Laura, ma tu sei più metodica di me. Ad esempio io sono rimasta folgorata da Lolita di Nabokov, adesso vorrei leggere tutto di lui, ma temo di rimanere delusa e nel frattempo mi barcameno tra titoli diversi di autori disparati, saggistica compresa. Sono molto disordinata nelle letture.
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