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Fragilità esposta
Henry e Daisy, un destino accomunato da una conoscenza centellinata e in parte indiretta, anime fragilmente esposte a fallimenti sentimentali, ciascuna a modo proprio, così uguali e diverse nel caos della proprie vita affettiva.
Daisy è una cinquantacinquenne impaurita, delusa, svuotata, che cerca riparo in un cottage isolato e da sistemare, due fallimenti matrimoniali con uomini talmente pieni di se’ da dimenticarsi di lei, tradita e non amata, un’ esistenza di vuoti e ferite ancora aperte, una figlia di cui non si è occupata abbastanza impegnata a preservare la propria esistenza.
Henry è un giardiniere che vive su una barca prestata da amici, innamorato della letteratura e alla ricerca di una stabilità’ estranea ai sentimenti, bugiardo e autocelebrativo, cinico e suadente, con un approccio sistematico e speculare nei confronti del gentil sesso. Sa come insinuarsi nelle crepe della preda individuata cuocendola a fuoco lento, vincendone diffidenza e resistenza con garbo e osservazione attenta, spogliandola delle certezze e vincolandola ai propri desideri.
Il romanzo è il tentativo di costruire una relazione amorosa dopo un incontro casuale e di vicinanza, condito da assenze protratte, da una fitta corrispondenza epistolare, da informazioni sottratte furtivamente, da una condivisione domestica, da apparente dedizione e cura, da un progressivo avvicinamento, superata ogni diffidenza, dalla rappresentazione di un passato più o meno vero.
I protagonisti sono due ma una è la voce narrante, quella di Henry, Daisy inizialmente è presa da altro e pare distante, ascolta, rimugina, ricorda, dubita, soffre, fisicamente e sentimentalmente, per abbandonarsi lentamente a un senso di accudimento individuabile in due elementi, fiducia e confidenza.
Henry le si avvicinerà accudendone il giardino in sua assenza, assistendola amorevolmente al suo ritorno, facendole respirare la sua presenza in ogni momento.
E allora i suoi propositi prendono forma, parrebbe quasi amore laddove la certezza dell’ uno ha fatto breccia nei dubbi dell’ altra e oggi, totalmente esposti, il proprio cuore ha ceduto e l’amore decolla.
Ma, come in tutte le farse, il breve idillio non può che finire e, addentrandoci in un thriller psicologico dai risvolti sentimentali, pochi cenni fanno crollare un piano scrupoloso e fragilmente esposto, l’ amore dell’ uno smaschera le mancanze dell’ altro, così distanti nei propri intenti sentimentali, un ribaltamento di ruoli corroborato dalla presenza di amici e parenti.
Imprevedibili accessi d’ira, la perdita di ogni certezza, una verità svelata, il peso di un passato che ritorna. Che cosa resta se non il vuoto e l’ inganno di una ennesima delusione sentimentale, ancora più forte, e un cambiamento di rotta alla ricerca di un’altra preda da soggiogare?
Un romanzo intensamente lineare, equilibrato nella forma e nella sostanza, uno dei migliori nella produzione letteraria dell’ autrice che riesce a rivelare e a svelare se stessa e il proprio sentire, un viaggio in sentimenti da tempo violati e resi fragili da un microcosmo maschilista deviato e deviante.
Un linguaggio semplice, scorrevole, mai eccessivo, ci consegna una voce di sicuro talento, già apprezzata nella Saga dei Cazalet, che qui in particolare entra nelle menti e nei sentimenti dei protagonisti restituendo al lettore una lucida presenza e una voce vivida, quella di una donna tradita e violata nella propria fragilità esposta.
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