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Non il solito Niven
L'ultimo lavoro di John Niven è ambientato nel 2026, la figlia di Trump, Ivanka è il primo presidente donna degli Stati Uniti, l'America che l'autore ci mostra è violenta,avvelenata dall'odio,e lo dimostra raccontando le stragi nelle scuole, l'abuso di potere dei poliziotti e l'abolizione dei diritti.
Nel racconto immaginario di Niven la legislazione Trump ha trasformato la difesa personale in una questione di principio, si possono comprare interi armamenti senza avere il porto d'armi, e non c'è più la necessità di presentare nessun documento se si può pagare in contanti e l'aborto è illegale in ogni stato.
Il clima che si respira non è dei migliori la Nazione è divisa in due tra sostenitori di Trump che vivono con l'illusione di poter fare qualsiasi cosa e opposizione. Sicuramente prima che le cose cambino ci andrà del tempo, ma c'è qualcuno che di tempo non ne ha, e questo Frank Brill lo sa benissimo.
Frank è un ex giornalista, ha sessant'anni, nel suo passato ha avuto tre mogli e due figli, Adam e Olivia che purtroppo non ha più potuto ne rivedere e ne abbracciare a causa della loro morte.
Frank quella mattina giocava a golf mentre suo figlio Adam insieme alla moglie Pippa, morivano durante una sparatoria all'interno della scuola.
Olivia la primogenita,si spense a causa di una emorragia dovuta ad un aborto illegale riuscito male,morì in una camera vuota,da sola.
Ormai senza più nulla da perdere nella testa di Brill c'e' solo un pensiero che lo tormenta, e quel pensiero ha il profumo della vendetta.
In tutta la sua vita non aveva mai avuto problemi con la legge, eppure il momento era arrivato,Frank stava morendo ormai, il cancro aveva preso il sopravvento, perciò prima di concludere l'esistenza doveva pareggiare i conti con il destino, e per farlo doveva uccidere le cinque persone responsabili che gli avevano rovinato la vita e per non fallire la sua missione ha escogitato un piano perfetto e costruito con lucidità.
Riuscirà Frank Brill a portare a termine il suo compito?
Non è il Niven che ho conosciuto leggendo gli altri libri,la sua vena sarcastica in questo lavoro è messa da parte per risaltare di più la storia drammatica del protagonista che raccoglie le esperienze di tanti uomini e donne che non hanno potuto reagire.
La storia è molto interessante, incuriosisce fin da subito con una regolarità che cresce pian piano senza pause o tentennamenti, ben descritte nei dettagli le scene, i dialoghi e i protagonisti,ho percepito molto la sensazione di Frank, come il dolore della perdita,il rimorso delle scelte passate,lo spaesamento di fronte alla brutalità.
La lettura è scorrevole e piacevole,le parti di politica utili per la narrazione del racconto le ho trovate molto noiose, adrenaliniche e cariche di suspense invece le scene d'azione del protagonista e del poliziotto Chobs.
Il libro è interessante che lascia dei punti di riflessione sul ruolo dell'individuo all'interno della società.
Personalmente preferisco il John Niven precedente a quest'ultimo lavoro perché mi piace il suo sarcasmo nel raccontare le storie, cosa che qui un po' mi è mancata.
Spero che nel suo prossimo lavoro ci sia quella vena di ironia di cui sono abituato a leggere nei suoi libri.
Buona lettura.