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La lotta per la vita
Santiago è un anziano uomo di mare che non riesce a pescare più nulla da ben ottantaquattro giorni. Si sente perseguitato dalla sfortuna, e della sua malasorte sono convinti anche quelli che lo circondano: da tempo ormai ha perso l’aiuto del giovane Manolo, passato sulla barca di qualcun altro la cui sorte appare decisamente migliore. Spezzato nel corpo e nell’anima, ma non ancora piegato, con cocciutaggine si imbarca per l’ennesima volta, spingendosi al largo il più possibile, in cerca di pesce ma soprattutto di riscatto. Alla sua lenza abboccherà il più grosso pesce spada che gli sia mai capitato nella sua lunga carriera: diverrà presto una battaglia per la sopravvivenza, protratta per giorni di fatica disumana, ma anche di un rispetto profondo dell’uomo per la sua vittima necessaria. Il pesce soccomberà all’indomita volontà del vecchio, ma sarà solo l’inizio di una lotta contro la natura e il destino beffardo.
Il mare immenso circonda e sovrasta il piccolo uomo tenace, eppure la soverchiante forza superiore non riesce a dissuadere il protagonista dai suoi propositi, che si arrangia in mille modi pur di raggiungere il suo obiettivo, che pare sempre più chimerico anche ai suoi stessi occhi, eppure non per questo si lascia tentare dallo sconforto e da una facile, seppur sensata, ritirata. Preferirà sanguinare (letteralmente) pur di portare a casa un risultato, fosse anche solo quello di averci provato, stremando se stesso e il suo vecchio corpo acciaccato.
Forse il lavoro migliore di Ernest Hemingway, di sicuro quello più vicino al suo sentire; pur essendo un romanzo piuttosto breve, qui c’è tutta la sua poetica, alla massima potenza: la lotta quotidiana dell’uomo per realizzare se stesso; la natura che ammalia ma è pronta a schiacciarti in ogni momento; il coraggio e la forza di volontà insopprimibili; il senso di morte incombente che toglie ogni senso, ma mai la forza di opporsi a esso, per quanto inutile e assurdo possa sembrare ogni sforzo.
Santiago si fa simbolo della rivolta ai propri limiti, alla natura, alla morte: per quanto inevitabilmente sconfitto, ne esce almeno in parte vittorioso; integro nella propria dignità, malinconico ma mai disperato, otterrà rispetto e ammirazione al termine della sua titanica impresa, anche se infruttuosa. Il vecchio e il mare è un classico della letteratura marinaresca, allo stesso livello di opere altrettanto celebri come il Moby Dick di Melville e Lord Jim di Conrad. Insomma, da leggere almeno una volta nella vita.