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Il dolore della giovane borghesia
Leggendo queste pagine mi verrebbe da dire anche i ricchi piangono. La storia sostanzialmente ruota intorno al ragazzo più intelligente, scaltro e sveglio che abbia visto nella storia della finzione letteraria (Holden permettendo), con il solo distinguo che il giovane in questione pare essere di buonissima famiglia e come ogni famiglia ricca della letteratura che si rispetti è praticamente frantumata e disastrata dal punto di vista affettivo. Madre al terzo matrimonio fallito, con un lavoro di facciata con scarso interesse per i figli, padre vanesio di successo che si occupa del figlio una volta a settimana, sorella cinica e concentrata su se stessa, l'unico personaggio positivo pare essere la nonna del protagonista che dà un raggio di speranza nella vita del giovane James e che dice qualcosa di sensato.
Nella lettura la parte che più mi è piaciuta sono stati i dialoghi tra la terapeuta e James che sono di una sagacia e affilatezza incredibili, avessi un decimo della prontezza nelle risposte di James, sarei contento e avvocato probabilmente.
In sintesi un Cameron che ho scoperto che leggerò nuovamente.
Bella lettura.