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Ritorno a un passato che non c'è più
Dopo aver letto il libro mi sono resa conto che per una volta il titolo italiano è perfetto; molto più indicato, secondo me, del titolo originale (The Shifting Fog) e del titolo dato al romanzo tradotto in inglese (The house of Riverton), perché quello a cui assistiamo leggendo le pagine è un ritorno, nel senso più completo del termine.
Come ogni libro della Morton, anche questo è su due piani temporali diversi; il primo nel presente, o meglio nel 1999, e l’altro in un passato che ci porta a conoscere la ricca famiglia Harford dal 1914 in poi.
E’ Grace oggi ultranovantenne a portare il lettore tra le mura dell’antica villa inglese di Riverton; è stata sin da adolescente una cameriera lì ed oggi che si sta girando un film sui fatti accaduti nella villa in una lontana sera del 1924 che furono fonte di scandalo, si è pensato di ricorrere a lei per accertarsi che la ricostruzione storica di ambienti e costumi fosse corretta. L’anziana donna viene così accompagnata a vedere quanto ricostruito e questo le porterà oltre ad una forte emozione anche la volontà di lasciare traccia di quanto da lei vissuto e tenuto nascosto per la fedeltà verso la famiglia che serviva.
Ritorna così con i suoi ricordi a Riverton Manor e, insieme a lei anche noi, con le parole che Grace registra in un nastro, la conosciamo quattordicenne emozionata di entrare a far parte della servitù di un casato così rinomato, e con lei scopriamo le regole ferree che regolano quel mondo, la distanza tra servitù e domestici, tutto con il suo sguardo semplice e meravigliato. Piano piano conosciamo anche i tre fratelli Hartford: Ted, Emmeline ed Hanna e il ruolo di Grace nelle loro vite muterà nel corso degli anni passando da presenza quasi trasparente a fidata confidente, mentre si affronteranno partenze e lutti (la guerra è alle porte), matrimoni e nascite verranno celebrati, segreti nascosti verranno alla luce collegando voci e sussurri, mentre altri segreti si vanno creando e ci terranno in sospeso fino all’ultima pagina.
La Morton descrive un mondo ormai lontano e dà voce a un personaggio, Grace, che è in qualche modo un punto di contatto tra passato e presente. Cambia il suo modo di pensare, ovviamente, la semplice giovane cameriera diventerà una donna intelligente che però non ha mai lasciato andare il passato.