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Un uomo si affaccia sul suo passato
"Finalmente, grazie a un codice segreto riesci a decifrare ciò che hai vissuto immerso nel caos, senza capire bene... Un tragitto in auto, di notte, a fari spenti, e per quanto tu stessi con la fronte appiccicata al finestrino, non avevi nessun punto di riferimento. E chissà poi se davvero ti chiedevi quale fosse la meta del viaggio? Vent'anni dopo percorri la stessa strada, di giorno, e finalmente vedi tutti i particolari del paesaggio. Ma a che scopo? E' troppo tardi, non c'è più nessuno".
Un uomo, un taccuino e dei ricordi su cui riflettere. Spesso viviamo dei momenti nella nostra vita che ripensandoci in seguito restano un pò sbiatidi, ma poi succede quella cosa che riaccende il tutto e i tasselli cercano di tornare al proprio posto e quelle sfumature diventano più nitide.
Modiano fa questo con il suo protagonista, ci perdiamo in una Parigi meno conosciuta ma forse per questo più "vissuta".
Se la trama spesso mi ha lascita un pò perplessa o persa anch'io nella nebbia del protagonista, quello che invece mi ha reso sempre lucida è lo stile dell'autore, su quello non si discute, Modiano sa scrivere e lo fa anche bene.
Un libro con una trama insolita, letto in un pomeriggio, che ti lascia con la consapevolezza di non aver letto qualcosa di memorabile ma al contempo sei felice di averlo fatto.
Buona lettura.
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Fede
Federica
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