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Pnin
 
Pnin 2020-08-18 13:46:18 siti
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
siti Opinione inserita da siti    18 Agosto, 2020
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Libertà

Caso ha voluto che leggessi questo romanzo in un periodo in cui mi ero finalmente approcciata all’ascolto di “Oblomov” attraverso le teche del programma radiofonico della RAI Ad alta voce - ascolto poi interrotto a causa della discontinuità che mi caratterizza quando a prevalere sono le vacanze, rigorosamente accompagnate da scarsissima dotazione tecnologica - per cui la lettura dello splendido e fuorviante incipit di Pnin subito mi ha fatto pensare all’oblomovismo e al suo creatore. La scrittura di Nabokov ha immediatamente richiamato alla mia mente la Russia, i suoi grandi scrittori, l’intera tradizione culturale, soprattutto letteraria, illudendomi di trovarmi in un solco o forse meglio dire sulla scia di quella grande produzione, fino a quando un geniale, sicuro, inatteso colpo di coda non mi ha fatto ricredere portandomi al cospetto di un autore moderno, vivace, ironico e divertente. Un grande maestro della narrazione, un incantatore di lettori, un abile prestigiatore che lascia di stucco non una sola volta ma lungo tutto il corso della narrazione, sfoderando al momento opportuno i suoi trucchi per far rinvenire il lettore dall’illusione di aver avuto in mano la narrazione, di averla, addirittura ritenuta quasi fino alla fine, dopo l’abile giochetto iniziale, inutile, non necessaria, prevedibile, noiosa. E invece, questo romanzo è semplicemente uno scherzo letterario, quasi un ironico saluto di Nabokov a se stesso, al suo essere stato professore, esule, genio al pari del Pnin che lo stesso Nabokov, fattosi personaggio nell’ultimo capitolo, si diverte a mettere alla berlina , avendoci fatto - prima e per tutto il tempo- quasi detestare tutto l’entourage accademico che gli ruota attorno e che lo sbeffeggia. Pnin è un uomo fallito, un arrendevole, misero uomo, un goffo per natura, un simpatico pasticcione? Ancora, è solo un personaggio che per la sua debolezza genera affetto immediato nel lettore? Non penso, Pnin è semplicemente la cartina al tornasole di un bieco ambiente pseudo culturale, una provinciale università, che millanta di essere produttrice di cultura mentre si occupa in realtà di sovvenzionare se stessa con inutili e improbabili studi come il cosiddetto Test del dito nella Tazza … si sarà dunque compreso che Pnin è l’opposto di Oblomov, niente affatto indolente anzi a me piace immaginarlo in fuga per una nuova vita preso per mano a Seymour Levin di Malamud. Buona fortuna a entrambi.

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Ciao Laura, non avevo dubbi sul fatto che l'avresti adorato. Se "Pnin" ti è piaciuto e ti ha colto di sorpresa, a mio parere in "Fuoco pallido" l'asticella si alza ulteriormente, te lo consiglio vivamente, magari non subito ma quando avrai voglia di andare su una lettura "certa", ricordati di lui. :-)
Che interessante segnalazione, me lo segno!
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Mario Inisi
19 Agosto, 2020
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Anzi me li segno tutti e due
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siti
19 Agosto, 2020
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Grazie Ioana, già procurato! Ho visto che ha una struttura molto particolare, che mi dici a proposito?
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siti
19 Agosto, 2020
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Grazie Mario, intendi anche Gonkarov di Oblomov o Malamud di A new life?
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Molly Bloom
19 Agosto, 2020
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La struttura è più che originale, un poema e un commento al poema che partono come due binari paralleli ma che, sorprendentemente lui riesce a rendere tangenti man mano fino quasi a confonderli nel finale. Una satira anche per la critica letteraria, inoltre in Fuoco pallido Nabokov costruisce un nuovo mondo e un nuovo idioma, presta particolare attenzione ai nomi: non sono mai a caso. Se poi avrai voglia, trovi la mia opinione qui sul sito. Buona lettura!
In risposta ad un precedente commento
siti
21 Agosto, 2020
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Grazie Ioana per la gentile risposta, vado a rivedere la tua opinione!
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