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Sentimenti instabili e forti contraddizioni
Si esce straniati da questa intensa lettura.
Una storia ben scritta, incentrata su quei sentimenti come la paura e la vergogna che ti impediscono di amare, e rischi di non amare nessuno. Credi di essere innamorato, ma la vergogna e la paura o il rimorso ti impediscono di vivere.
È una storia in cui i personaggi principali vivono continuamente tra sentimenti instabili e fortissime contraddizioni.
Scritto in prima persona, la voce narrante è quella di un giovane americano, David, orfano di madre, che vive col padre e la zia nubile. David scopre di essere omosessuale durante una notte passata col suo amico Joey: da quel momento comincia un percorso in cui il giovane, preso dalla forte vergogna per il proprio corpo e i propri istinti, cerca in tutti i modi di redimersi e di fuggire da se stesso e dall’America, lontano dal padre poiché stava succedendo
“quello che inevitabilmente succede alle persone molto giovani con gli adulti: stavo cominciando a giudicarlo. E tutta la durezza di quel giudizio,che mi spezzò il cuore, mi rivelò, sebbene non sarei stato in grado di esprimerlo allora, sia quanto l’avessi amato,sia quanto quell’amore, insieme alla mia innocenza stesse morendo”.
Fuggire alla propria coscienza, mentendo a se stesso sarà il più grave sbaglio della sua vita: recherà dolore a se stesso e a coloro che lo amano.
A Parigi incontra un giovane barman italiano, Giovanni e, nonostante fosse già impegnato con una bella ragazza, Hella, che al momento è in Spagna, comincia una relazione con lui e va a vivere nel suo monolocale, grande quanto una stanza, nei quartieri più poveri della città. Vivono splendidi momenti insieme, David tira a campare coi soldi che gli manda il padre dall’America. Una vita a due, due uomini che si amano, un idillio fino a quando Hella scrive a David per avvisarlo che sta per tornare.
Da quel momento l’atteggiamento del giovane cambia radicalmente. Il pensiero di dover guardare Hella negli occhi lo fa sentire sporco e comincia a provare sensazioni contrastanti, voltastomaco e anche desiderio nei confronti di Giovanni che nel frattempo si è affezionato a lui e lo venera come un dio. David non gli dice subito la verità.
Se dall’America era riuscito a fuggire dalla vergogna di incontrare Joey, in Europa non ha più scampo: quando Hella torna, torna anche la vergogna per se stesso e per quello che aveva fatto a Giovanni.
“Le persone che ritengono di essere decise e padrone del proprio destino possono continuare a crederlo solo diventando maestre dell’auto-inganno”.
Il romanzo è breve e non posso dire troppo, ma posso segnalare: l’interessante personaggio di Hella, fidanzata di David, piena di contraddizioni, che ha paura dei legami e allo stesso tempo desidera sposarsi perch così “si sente donna”: la tematica dell’americano a Parigi, o in generale in Europa, troppo lontana dalla propria realtà per cui è radicata la convinzione, lo stesso Henry James e Hemingway (Fiesta) lo sapevano, “gli americani non dovrebbero mai venire in Europa, significa che non potranno mai essere di nuovo felici”. I richiami a Henri James, a Oscar Wilde, a Conrad sono assicurati, soprattutto per quanto riguarda la tematica del riconoscimento/ rivelazione , sembrare ed essere, la confusione sulla propria identità.
Un libro breve, intenso, da leggere a sorsi.
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